
Recentemente, un gruppo di paleontologi ha fatto un’importante scoperta all’interno di un frammento di ambra rinvenuto nell’antica regione di Kachin, in Birmania. Questo ritrovamento ha rivelato una nuova specie di vespa parassita che visse durante il Cretaceo superiore, un periodo in cui i dinosauri dominavano il pianeta.
La peculiarità della vespa
La peculiarità di questa vespa risiede nel suo straordinario adattamento per la caccia. La sua struttura addominale ricorda quella della nota pianta carnivora, la Venere acchiappamosche (Dionaea muscipula), comunemente reperibile nei negozi di piante esotiche. Questo adattamento le permetteva di catturare le prede in modo molto efficace.
Il team di ricerca
Il team di ricerca, composto da studiosi dell’Università di Pechino e dell’Università di Copenaghen, è stato guidato dal professor Qiong Wu. La nuova specie è stata battezzata Sirenobethylus charybdis, in onore del leggendario mostro marino Cariddi, noto per rendere insidioso l’attraversamento dello Stretto di Messina insieme a Scilla.
Analisi e caratteristiche
Secondo le analisi condotte dagli esperti, questa vespa era in grado di immobilizzare le proprie vittime grazie a un’arma simile a quella della Dionea, situata nel suo addome. Una volta catturata la preda, la vespa poteva inserire le uova all’interno del corpo della vittima, da cui sarebbero emerse le larve pronte a nutrirsi dell’ospite. Un’immagine dettagliata della parte anatomica che consente questa operazione è disponibile qui.
Pubblicazione della scoperta
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista BMC Biology e ha sorpreso gli stessi autori. I paleontologi hanno riferito di aver faticato per comprendere ciò che stavano osservando: “Eravamo increduli rispetto a quello che vedevano i nostri occhi” hanno dichiarato i ricercatori. “Questa è una delle rare occasioni in cui un animale imita una pianta per raggiungere un obiettivo specifico.”