
Un nuovo e preoccupante focolaio di malattia ha colpito il nord-ovest della Repubblica Democratica del Congo, generando allerta tra le autorità sanitarie. Dallo scorso 21 gennaio 2025, sono stati registrati 419 casi di contagio, con 53 vittime. I dati, forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), evidenziano la rapidità con cui il virus si diffonde, con un tasso di mortalità che colpisce i pazienti entro 48 ore dall’insorgenza dei sintomi, i quali includono emorragie nasali e vomito di sangue.
Segnalazioni iniziali della malattia
Le prime segnalazioni della malattia sono arrivate dalla cittadina di Boloko, dove tre bambini hanno perso la vita dopo aver consumato la carcassa di un pipistrello. Questo episodio ha sollevato preoccupazioni, richiamando alla mente le origini della pandemia di COVID-19. I test di laboratorio effettuati finora hanno escluso legami con febbri emorragiche note come Ebola o Marburg, ma la natura del virus rimane misteriosa.
Complicazioni della situazione attuale
La situazione è ulteriormente complicata dall’instabilità politica che caratterizza la Repubblica Democratica del Congo, rendendo difficile il monitoraggio e la gestione dei contagi. Non è la prima volta che il Paese affronta emergenze sanitarie; solo lo scorso dicembre, un’altra epidemia era stata collegata a infezioni respiratorie aggravate dalla malaria, mentre la lotta contro il Mpox, ex vaiolo delle scimmie, continua a mettere a dura prova le risorse sanitarie locali.
Invito alla cautela da parte degli esperti
Nonostante la gravità della situazione, gli esperti invitano alla cautela. Michael Head, ricercatore presso l’Università di Southampton, ha sottolineato che la comparsa di malattie completamente nuove è un evento raro. Nella maggior parte dei casi, i patogeni coinvolti sono già conosciuti ma non identificati in relazione a specifiche epidemie, come nel caso dell’epidemia osservata in Cina. Tuttavia, la rapidità della diffusione e il numero elevato di decessi destano preoccupazione nella comunità scientifica, che è attivamente impegnata nell’identificazione della causa e nel contenimento dell’epidemia.