Sulla superficie terrestre, un’incredibile varietà di fiori colorati si sviluppa in ogni angolo, ma nell’ambiente marino, sorprendentemente, esiste solo un tipo di pianta che produce fiori: le fanerogame marine. Queste piante, note anche come posidonia oceanica, necessitano di un processo di impollinazione per riprodursi, un fatto che ha affascinato i ricercatori.
Le fanerogame marine sono uniche nel loro genere, essendo le sole piante da fiore a vivere in habitat acquatici. Originariamente piante terrestri, circa 100 milioni di anni fa hanno intrapreso un percorso evolutivo che le ha portate a colonizzare gli oceani. Questo adattamento ha consentito loro di prosperare in un ambiente completamente diverso, dove hanno sviluppato caratteristiche distintive.
Le praterie di fanerogame marine rappresentano uno degli ecosistemi più produttivi del pianeta. Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications, queste piante non solo migliorano la trasparenza dell’acqua, ma svolgono anche un ruolo cruciale nella stabilizzazione delle coste e nell’immagazzinamento di carbonio. Inoltre, forniscono cibo e rifugio a una vasta gamma di organismi marini, contribuendo alla biodiversità degli ecosistemi acquatici.
Nel 2024, la pianta marina vivente più antica, stimata avere circa 1.400 anni, è stata identificata, dimostrando la longevità e la resilienza di queste piante. La loro capacità di fotosintesi è simile a quella delle piante terrestri, permettendo loro di prosperare anche in ambienti sottomarini. Le fanerogame marine si presentano come piante verdi con radici ancorate al fondale, e occasionalmente alcune specie riescono a fiorire, creando un’affascinante vista sottomarina.
Nonostante la loro bellezza, la domanda fondamentale rimane: come avviene l’impollinazione di queste piante sott’acqua? In passato, i ricercatori ritenevano che fosse un processo esclusivamente mediato dalle correnti oceaniche. Tuttavia, studi recenti hanno rivelato che per alcune specie di fanerogame marine, l’impollinazione è facilitata anche da organismi viventi.
Nel 2016, una ricerca pubblicata su Science ha dimostrato che i fiori marini possono essere impollinati da piccoli invertebrati, come crostacei e vermi marini. Questa scoperta ha messo in discussione la convinzione che l’impollinazione animale fosse assente negli ecosistemi marini, suggerendo che la fecondazione mediata dagli animali potrebbe essersi evoluta in modo indipendente sia negli ambienti terrestri che in quelli marini.
La vita sottomarina continua a rivelarsi sorprendente, e la scoperta di questi “impollinatori marini” offre nuove prospettive sulla complessità degli ecosistemi acquatici e sull’importanza delle fanerogame marine nel mantenere l’equilibrio ecologico degli oceani.