
Un recente studio scientifico ha rivelato l’esistenza di 603 specie di animali selvatici e cinque di bestiame che non solo abitano il nostro pianeta, ma lo modificano attivamente. Questi organismi, simili agli esseri umani, giocano un ruolo cruciale nella trasformazione della Terra. Scopriamo insieme come avviene questo processo.
Il ruolo degli architetti naturali
Tra le specie più note per le loro capacità di modificare l’ambiente troviamo i castori, noti per la loro abilità di alterare il corso dei fiumi attraverso la costruzione di dighe. Recentemente, si è calcolato che i castori hanno contribuito a risparmiare un milione di euro nella costruzione di una diga, grazie alla loro azione naturale. Altri esempi di “architetti naturali” includono le termiti, che creano enormi cumuli di terra, influenzando notevolmente il paesaggio circostante. Questi animali non solo cambiano fisicamente l’ambiente, ma anche la sua funzionalità ecologica, rendendo i loro habitat più complessi e vari.
Impatto degli organismi marini
La ricerca ha anche esaminato il contributo di alcuni organismi marini nelle profondità oceaniche. Attraverso scansioni di sedimenti marini, è emerso che animali come i cetrioli di mare e i vermi policheti scavano tunnel nel fondale, favorendo il riciclo dei nutrienti e la modellazione del fondo marino. Questi processi sono fondamentali per mantenere la salute degli ecosistemi oceanici, poiché aiutano a distribuire i nutrienti essenziali e a mantenere l’equilibrio degli habitat marini.
La minaccia alla biodiversità
Le modifiche geologiche apportate da questi organismi, definite “contributi geomorfici”, hanno un impatto paragonabile all’energia rilasciata da inondazioni su vasta scala. Tuttavia, è allarmante notare che quasi un terzo delle specie identificate in questo studio è considerato raro o minacciato. Questa situazione mette a rischio non solo la loro sopravvivenza, ma anche la loro capacità di influenzare gli ecosistemi in cui vivono.
La necessità di protezione e rewilding
Gli scienziati avvertono che la protezione di questi “ingegneri naturali” è essenziale per garantire la biodiversità. La loro capacità di trasformare l’ambiente potrebbe essere utilizzata in progetti di rewilding, finalizzati al ripristino di habitat degradati in modo naturale. Questi progetti potrebbero beneficiare enormemente dell’intervento di specie che, attraverso le loro azioni, contribuiscono a creare un ambiente più sano e resiliente. La salvaguardia di queste specie è quindi cruciale per il futuro della biodiversità e per la salute del nostro pianeta.