
Un gruppo di scienziati ha recentemente rivelato l’esistenza di una regione nella Via Lattea caratterizzata da forze gravitative estreme, in grado di distruggere interi sistemi stellari. Questa scoperta, frutto di una ricerca condotta da un team di esperti cechi e tedeschi, sarà pubblicata nel 2025 sulla rivista Astronomy & Astrophysics. Al centro di questa indagine c’è Sagittarius A*, il buc nero supermassiccio che si trova nel cuore della nostra galassia.
La macina cosmica di Sagittarius a*
I ricercatori hanno identificato una vera e propria “macina cosmica” attorno a Sagittarius A, capace di annientare le stelle che osano avvicinarsi troppo. In particolare, le stelle di tipo O, che sono significativamente più massicce rispetto al Sole, non riescono a resistere a lungo in questa zona pericolosa. Infatti, queste stelle non sopravvivono oltre i cinque milioni di anni prima di essere distrutte e trasformate in buchi neri più piccoli. Al contrario, le stelle di tipo B, di dimensioni più contenute e più resistenti, possono resistere fino a 50 milioni di anni. Queste ultime sono le uniche che sono state osservate nelle immediate vicinanze di Sagittarius A, il che ha suscitato interrogativi tra gli astronomi per anni. Ora, grazie a questa nuova ricerca, è stata finalmente trovata una spiegazione a tale assenza.
Implicazioni per la comprensione del centro galattico
Jaroslav Haas, il principale autore dello studio, sottolinea l’importanza di questa scoperta, che richiede una revisione delle nostre conoscenze riguardo a ciò che accade nelle vicinanze del centro galattico. Il team di scienziati ha anche notato un’interessante concentrazione di piccoli buchi neri, la cui quantità aumenta con la distanza dal buc nero supermassiccio per poi diminuire nuovamente. Questo profilo dinamico evidenzia la complessità dei processi gravitazionali che si verificano in questa regione.
Verso modelli più precisi
Per gli esperti, questa scoperta rappresenta un passo cruciale nella creazione di modelli più accurati sul comportamento delle stelle e dei buchi neri nella parte più turbolenta della Via Lattea. La ricerca non solo offre nuove informazioni su come questi oggetti celesti interagiscono, ma apre anche la strada a ulteriori studi che potrebbero svelare i misteri del nostro universo. La comprensione delle dynamiche attorno a Sagittarius A* potrebbe rivelarsi fondamentale per approfondire le conoscenze sui fenomeni gravitazionali e sull’evoluzione stellare nella nostra galassia.