
La termite Neocapritermes taracua, un insetto noto per le sue straordinarie capacità difensive, ha sviluppato una strategia di autodifesa che lascia senza parole. Quando la colonia si trova sotto attacco, alcuni esemplari sono in grado di contrarre i muscoli in modo tale da lacerare il proprio esoscheletro, innescando una reazione chimica esplosiva che mette fine sia alla vita dell’aggressore che a quella del difensore. Questa pratica, definita autotisi, rappresenta un esempio eccezionale di altruismo nel mondo animale, come dimostrato da recenti ricerche pubblicate su Nature.
La reazione esplosiva delle termiti
Quando il segnale di allerta risuona all’interno della colonia, il termite attivato inizia una serie di contrazioni muscolari che portano alla rottura delle barriere interne del suo corpo. Questo processo provoca l’espulsione di un liquido tossico che agisce rapidamente contro piccoli predatori, come formiche e altri invertebrati. Le termiti dispongono di speciali sacche dorsali contenenti cristalli blu di laccase BP76, un composto ricco di rame che rimane inattivo fino al momento dell’attacco, rendendo la loro difesa estremamente efficace.
I “kamikaze” della colonia
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i membri che si sacrificano non sono i più giovani e vigorosi, ma bensì i membri più anziani della colonia. Con l’avanzare dell’età, accumulano sempre maggiori quantità di questo composto esplosivo, diventando meno efficienti nelle loro attività quotidiane ma trasformandosi in vere e proprie armi difensive. Questo comportamento estremo è motivato dalla socialità avanzata delle termiti, dove la sopravvivenza della colonia è prioritaria rispetto al benessere del singolo individuo.
Altre specie con comportamenti simili
Il Neocapritermes taracua non è l’unico insetto a mostrare tali comportamenti. Anche la formica Colobopsis explodens, originaria della Malesia, adotta una strategia simile. Questa formica è in grado di rilasciare una sostanza gialla, appiccicosa e dal profumo di curry, per difendersi dai predatori. Questi esempi dimostrano come la natura abbia sviluppato diverse strategie di autodifesa tra gli insetti, evidenziando l’importanza della cooperazione e del sacrificio all’interno delle colonie.
L’analisi di questi comportamenti mette in luce la complessità delle dinamiche sociali negli insetti e il modo in cui la loro evoluzione ha portato a forme di altruismo estremo, in cui il bene collettivo prevale su quello individuale.