Trump annuncia possibili divieti: DeepSeek e intelligenza artificiale cinese a rischio negli Stati Uniti

La tensione commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina si intensifica ulteriormente. Secondo quanto riportato dal New York Times il 15 gennaio 2025, l’amministrazione di Donald Trump sta considerando l’adozione di un divieto per l’applicazione cinese di intelligenza artificiale, DeepSeek, negli Stati Uniti. Questa mossa fa parte di una strategia più ampia che mira a limitare l’accesso degli americani ai servizi offerti da questa piattaforma.

Restrizioni sulla vendita di chip

Negli ultimi giorni, si è parlato di una crescente restrizione nella vendita di chip NVIDIA per l’IA destinati alla Cina, ma il governo statunitense sta ora valutando anche un ban totale dell’app DeepSeek. Questa decisione si inserisce nel contesto di una competizione globale sempre più serrata nel settore dell’intelligenza artificiale, dove l’obiettivo principale è garantire che gli Stati Uniti mantengano la leadership.

Strategie dell’amministrazione Trump

L’amministrazione Trump ha sempre attribuito grande importanza all’IA, come dimostra il progetto noto come Project Stargate. Tuttavia, i pesanti dazi imposti alle importazioni cinesi stanno creando ostacoli significativi. Il governo statunitense intende frenare i progressi della Cina, che negli ultimi mesi ha compiuto notevoli passi avanti nel campo dell’IA, e il blocco a DeepSeek rientra in questa strategia.

Popolarità di DeepSeek tra gli sviluppatori

La popolarità di DeepSeek è cresciuta notevolmente tra gli sviluppatori americani, principalmente a causa dei prezzi competitivi delle sue API. Questa situazione ha spinto molte aziende della Silicon Valley a rivedere le loro offerte e a proporre costi più accessibili per i token. Oltre a ciò, si sono intensificate le polemiche dopo le accuse di OpenAI, che ha sostenuto che DeepSeek avrebbe rubato dati negli Stati Uniti. Tuttavia, tali affermazioni non hanno ancora trovato conferme ufficiali.

Competizione nell’intelligenza artificiale

Questa situazione evidenzia come la competizione nell’ambito dell’intelligenza artificiale stia diventando un elemento cruciale nelle relazioni internazionali, con gli Stati Uniti che cercano di proteggere i propri interessi e mantenere la propria posizione di preminenza nel settore tecnologico.

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Lorenzo Lorenzotti