
Circa 40.000 anni fa, la Terra attraversò un periodo critico caratterizzato da un significativo indebolimento del suo campo magnetico, un evento noto come escursione di Laschamps. Secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan, questo fenomeno potrebbe aver fornito un vantaggio inaspettato all’Homo sapiens rispetto ai Neanderthal, grazie all’utilizzo di una forma primitiva di crema solare realizzata con ocra.
Il campo magnetico e le radiazioni solari
Durante questo periodo, il campo magnetico terrestre perse circa il 90% della sua forza, esponendo il pianeta a un aumento delle radiazioni solari. Le conseguenze furono notevoli: il Polo Nord si spostò e si verificarono aurore boreali visibili fino in Nord Africa. Entrambi i gruppi umani, Homo sapiens e Neanderthal, si trovarono a fronteggiare un ambiente ostile, ma solo uno di essi riuscì a prosperare.
Correlazione tra radiazioni e uso dell’ocra
L’analisi dei dati geomagnetici incrociati con i siti archeologici ha rivelato un’interessante correlazione: le aree più vulnerabili alle radiazioni solari coincidevano con quelle dove si registrava un uso crescente dell’ocra. Questo minerale, noto per i suoi colori vivaci, possiede proprietà riflettenti che possono fungere da una sorta di protezione solare primitiva quando applicato sulla pelle.
Produzione di abiti e adattamento
Oltre a questo, i reperti archeologici dell’epoca mostrano un aumento nella produzione di aghi e strumenti da cucito, suggerendo che l’Homo sapiens stava sviluppando abilità nella creazione di abiti ben fatti. Questi indumenti avrebbero potuto servire come protezione dal freddo e dai raggi solari, un aspetto che i Neanderthal sembrano non aver mai acquisito.
Intelligenza e adattabilità dei Neanderthal
Sebbene non si possa affermare con certezza che la differenza tra la sopravvivenza e l’estinzione di questi due gruppi sia stata esclusivamente causata dall’esposizione solare, lo studio suggerisce che l’Homo sapiens era più attrezzato e ingegnoso nel far fronte ai cambiamenti ambientali estremi. Questa scoperta mette in discussione le nostre precedenti concezioni sull’intelligenza e sull’adattabilità dei Neanderthal, aprendo nuove strade di ricerca per comprendere la storia della nostra specie.