
Non sempre si è consapevoli dei cambiamenti che il corpo subisce nel tempo, o talvolta si preferisce ignorarli. Tuttavia, alcuni segnali, in particolare quelli relativi alla mobilità , possono rivelare molto. Un test semplice e senza necessità di attrezzature specifiche consente di valutare la salute delle gambe in relazione all’età .
Il test sit-to-stand
Il test, noto come sit-to-stand, si basa su un’azione quotidiana: alzarsi e sedersi. Sebbene possa sembrare banale, questo movimento coinvolge diversi muscoli, articolazioni e richiede coordinazione. Per eseguire il test sono necessari solo una sedia con schienale dritto e priva di braccioli, oltre a un cronometro. L’obiettivo è semplice: contare quante volte ci si alza in 30 secondi.
Questo esercizio è stato sviluppato negli anni ’90 in contesti clinici e oggi è ampiamente utilizzato da fisioterapisti e terapisti occupazionali per misurare la forza degli arti inferiori, l’equilibrio e la funzionalità generale. Secondo le indicazioni del CDC statunitense, una persona di età compresa tra i 60 e i 64 anni dovrebbe essere in grado di eseguire tra le 12 e le 14 ripetizioni. Per chi ha superato gli 85 anni, mantenere almeno 8 ripetizioni è considerato un buon segnale.
Importanza della qualità del movimento
È fondamentale notare che il test non si limita a fornire un numero. La qualità del movimento, la stabilità durante il passaggio dalla posizione seduta a quella eretta e l’eventuale utilizzo delle braccia sono aspetti che offrono informazioni preziose. La mobilità non è un dato acquisito, ma deve essere costruita e migliorata nel tempo, e il test rappresenta un modo per monitorare questo aspetto.
Anche i giovani possono trarre vantaggio da questo tipo di valutazione. Comprendere come il proprio corpo reagisce a un test così semplice può essere un primo passo utile per prevenire futuri declini nella mobilità .
L’importanza di camminare
Un metodo efficace per mantenere la mobilità è camminare. Una meta-analisi condotta su oltre 226.000 soggetti ha dimostrato che anche solo 4.000 passi al giorno possono ridurre significativamente il rischio di mortalità . Inoltre, con 2.300 passi si può diminuire il rischio cardiovascolare, e i benefici sono ulteriormente amplificati se si cammina in ambienti naturali.
In questo modo, l’attività fisica quotidiana non solo contribuisce a preservare la mobilità , ma si rivela anche un fattore chiave per il benessere complessivo.