
Un evento straordinario ha avuto luogo in Costa Rica nel 2019, quando un bagliore nel cielo ha annunciato l’arrivo del meteorite Aguas Zarcas. Questo corpo celeste, descritto come una “palla di fango”, ha catturato l’attenzione globale grazie alle sue caratteristiche peculiari.
Aguas Zarcas e le sue caratteristiche
Aguas Zarcas è composto da condriti carboniose, rocce spaziali particolarmente ricche d’acqua e materiali volatili, e ha sfidato ogni previsione durante il suo ingresso nell’atmosfera terrestre, resistendo a temperature estremamente elevate. A differenza della maggior parte dei meteoriti, che tendono a consumarsi parzialmente a causa dell’attrito atmosferico, Aguas Zarcas ha mantenuto gran parte della sua massa originaria. Questo fenomeno è attribuibile a un angolo di entrata particolarmente ripido, che ha limitato l’esposizione al calore e all’attrito. I frammenti recuperati mostrano superfici levigate e riflessi blu iridescenti, una rarità per oggetti provenienti dallo spazio.
Origine e viaggio di Aguas Zarcas
Il team di ricerca, guidato da Peter Jenniskens del SETI Institute e della NASA Ames, ha identificato l’origine di questo meteorite come proveniente dalla parte esterna della fascia asteroidale. Si stima che Aguas Zarcas abbia viaggiato per circa due milioni di anni nello spazio prima di impattare sulla Terra. Questo è un intervallo di tempo sorprendentemente breve, considerando che l’età del Sistema Solare è di circa 4,6 miliardi di anni.
Analisi e scoperte future
Attualmente, le analisi isotopiche e genetiche in corso su Aguas Zarcas offrono la possibilità di scoprire nuovi dettagli sull’evoluzione dei meteoriti e sulla presenza di acqua nello spazio, contribuendo a una comprensione più profonda dell’origine e della composizione dei corpi celesti.