
Nel deserto nubiano, situato al confine meridionale dell’Egitto, si trova un sito archeologico di notevole importanza: Nabta Playa. Questo complesso di megaliti, eretto oltre 7.000 anni fa, precede di gran lunga la costruzione di Stonehenge in Inghilterra, evidenziando l’antichità della civiltà che lo ha realizzato.
Scoperta e importanza di Nabta Playa
Scoperto negli anni ’70, Nabta Playa potrebbe essere considerato il più antico osservatorio astronomico conosciuto. La sua struttura testimonia il profondo legame tra le prime civiltà e l’osservazione del cielo, un elemento cruciale per la loro sopravvivenza e sviluppo. Gli archeologi ritengono che questo sito avesse un’importanza rituale e pratica per le popolazioni che lo abitavano.
Un luogo sacro e le sue funzioni
Le ricerche indicano che Nabta Playa era un luogo sacro per un antico culto legato al bestiame, i Ru’at El Baquar. Questi nomadi potrebbero aver utilizzato il sito per monitorare il movimento del Sole e prevedere l’arrivo dei monsoni. È interessante notare che, in quel periodo, l’area attualmente desertica era caratterizzata da una vegetazione rigogliosa e da corsi d’acqua, rendendola un ambiente fertile durante la stagione delle piogge.
Struttura e utilizzo del sito
La disposizione dei massi di arenaria, che formano un cerchio di circa 5 metri di diametro, è particolarmente significativa. All’interno di questa struttura, una lastra rettangolare è allineata da nord a sud, suggerendo che il sito potesse essere utilizzato per scopi astronomici. Questa teoria è sostenuta dal professor J. McKim Malville, il quale ha ipotizzato che Nabta Playa fosse un punto di riferimento per i viaggiatori del deserto, i quali seguivano le stelle per individuare le rare oasi d’acqua.
Teorie alternative e significato culturale
Nonostante le evidenze a favore di questa interpretazione, alcuni esperti propongono una visione alternativa: il sito potrebbe aver avuto una funzione come necropoli simbolica, un memoriale per i defunti. Tuttavia, è importante sottolineare che non sono mai stati rinvenuti resti umani sepolti sotto le pietre, il che rende questa teoria meno convalidata. Questo solleva interrogativi sul significato culturale e rituale di Nabta Playa, che continua a suscitare l’interesse di studiosi e appassionati di archeologia.