
In una scuola dell’Australia, un modesto sasso decorativo ha sorpreso gli esperti, rivelandosi un reperto di grande importanza per la paleontologia. Ignorato per anni e considerato solo una roccia con impronte curiose, questo masso ha finalmente attirato l’attenzione necessaria per svelare la sua straordinaria storia.
Scoperta del professor Anthony Romilio
Il professor Anthony Romilio, paleontologo dell’Università del Queensland, ha scoperto che il sasso custodisce ben 66 impronte fossili risalenti a circa 200 milioni di anni fa. Queste impronte appartengono a un gruppo di piccoli dinosauri noti come Anomoepus scambus. Queste creature erbivore, caratterizzate da lunghe zampe e un becco simile a quello degli uccelli moderni, si muovevano probabilmente in piccoli gruppi lungo le rive dei corsi d’acqua, come suggeriscono le loro impronte.
Valore delle impronte e tecniche di imaging
Le impronte erano già visibili a chiunque, ma il loro reale valore era sfuggito a molti. Solo grazie a tecniche avanzate di imaging 3D e filtri luminosi, il professor Romilio è riuscito a rivelare dettagli sorprendenti nelle tracce, confermando che appartenevano alla specie Anomoepus scambus, conosciuta fino ad ora solo attraverso impronte rinvenute in altre aree australiane.
Assenza di resti fossili
Questa scoperta è particolarmente emozionante poiché, sebbene impronte simili siano state trovate in diverse località dell’Australia, nessun osso fossile di questa specie è mai stato rinvenuto nel continente. Gli esperti spiegano che questo contrasto tra le tracce e l’assenza di resti fossili è legato alle specifiche condizioni necessarie per la fossilizzazione delle ossa.
Implicazioni per la biodiversità e la vita preistorica
La rilevanza di questo ritrovamento non si limita solo alla paleontologia australiana, ma solleva interrogativi più ampi sulla biodiversità dei dinosauri e sulle condizioni ambientali del passato. La scoperta di Romilio rappresenta un passo importante nella comprensione della vita preistorica in Australia, un continente che continua a rivelare i suoi segreti attraverso reperti inaspettati e straordinari.