Scoperta innovativa: realizzato un mini sistema nervoso umano in laboratorio per simulare il dolore

Un gruppo di neuroscienziati della Stanford University ha raggiunto un traguardo straordinario nel campo della ricerca sul sistema nervoso. Hanno creato in laboratorio un mini sistema nervoso umano in grado di trasmettere il dolore, senza arrecare danno a nessuno. Questa innovazione rappresenta un passo significativo nella comprensione delle meccaniche del dolore e delle sue interazioni con il corpo umano.

Il modello innovativo

Il modello sviluppato, descritto come una “salsicciotto” lungo due centimetri, è composto da quattro milioni di cellule umane trasformate in organoidi cerebrali. Questi organoidi sono stati progettati per simulare il percorso delle sensazioni nel corpo, dal tocco alla sofferenza. Il sistema, noto come sensory assembloid, replica l’intera catena del dolore umano, partendo dai neuroni presenti nella pelle, passando per il midollo spinale e il talamo, fino a raggiungere la corteccia somatosensoriale. Gli organoidi, disposti in sequenza, hanno sviluppato connessioni simili a quelle del sistema nervoso umano, permettendo la riproduzione di segnali nervosi sincronizzati, visibili in tempo reale. Quando esposti a capsaicina, il composto piccante presente nel peperoncino, questi organoidi hanno mostrato reazioni analoghe a quelle di un sistema nervoso autentico.

Implicazioni della ricerca

Il valore di questa ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, è considerevole. Le terapie attuali per il dolore cronico risultano spesso inefficaci e si basano su farmaci progettati per trattare altri disturbi, come antidepressivi e oppioidi. Con l’ausilio di questo nuovo modello, i ricercatori possono esaminare mutazioni genetiche associate al dolore, come quella del canale Nav1.7, e studiare gli effetti su circuiti neuronali specifici. Questo approccio potrebbe condurre a sviluppi di trattamenti più mirati e sicuri, migliorando la qualità della vita di molti pazienti.

Nuove frontiere della ricerca

In questo contesto, è interessante notare che la ricerca sul dolore non si limita solo agli esseri umani. Si sta anche esplorando il rapporto tra intelligenza artificiale e sensazioni dolorose, con scienziati che indagano su come le IA possano essere influenzate da esperienze simulate di dolore. Queste scoperte aprono nuove strade per la comprensione delle percezioni sensoriali e delle loro applicazioni nel campo della medicina e oltre.

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Lorenzo Lorenzotti