Un gruppo di matematici dell’Università del Colorado ha sviluppato un innovativo cubo di Rubik quantistico che offre una quantità illimitata di configurazioni possibili. Questo nuovo puzzle non solo mette alla prova le abilità dei giocatori, ma sfida anche i principi fondamentali della logica tradizionale. La risoluzione del cubo è praticamente irrealizzabile seguendo le regole logiche che conosciamo.
A differenza del famoso cubo classico, che presenta ben 43 quintilioni di combinazioni finite, il cubo quantistico opera in una dimensione alternativa. Ogni movimento può esistere simultaneamente in più stati: può essere eseguito e non eseguito, corretto e errato, avanti e indietro.
Questa peculiarità è legata al principio della superposizione quantistica, secondo cui una particella può trovarsi in più stati contemporaneamente fino a quando non avviene una misurazione. Il cubo quantistico, dunque, si colloca in una dimensione dove le regole convenzionali perdono significato.
In termini semplici, ogni mossa può coesistere in diversi stati. È come se fosse possibile ruotare una faccia sia in senso orario che antiorario allo stesso tempo, o addirittura non muoverla affatto. Le tessere del cubo si comportano come “particelle” con dinamiche che sfidano l’intuizione comune.
I ricercatori hanno sperimentato questo concetto utilizzando un modello semplificato: una griglia 2×2 composta da tessere verdi e blu. Hanno confrontato tre approcci di risoluzione: quello classico, quello quantistico e un metodo ibrido. I risultati sono stati sorprendenti: l’approccio misto ha superato gli altri, combinando l’accuratezza della tradizione con la flessibilità del mondo quantistico.
Una delle domande più affascinanti riguarda chi stabilisce se il puzzle è stato effettivamente risolto. Finché non si effettua una misurazione, il cubo rimane in uno stato indefinito, risultando simultaneamente risolto e non risolto. Questo paradosso richiama alla mente il famoso esperimento mentale del gatto di Schrödinger.
Il cubo di Rubik quantistico rappresenta quindi un nuovo orizzonte nell’ambito della logica e della fisica, aprendo la strada a nuove forme di pensiero e comprensione. I matematici dell’Università del Colorado continuano a esplorare le implicazioni di questo straordinario puzzle, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui concepiamo la risoluzione dei problemi.