
Durante la sua visita a Roma, avvenuta il 18 aprile 2025, il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha condiviso le sue impressioni sul capoluogo italiano, definendolo un luogo costruito da persone che nutrono amore per l’umanità e per Dio. Appena atterrato all’aeroporto di Ciampino, Vance, accompagnato dalla sua famiglia, ha vissuto un’esperienza che ha mescolato momenti di politica e celebrazioni religiose. La sua famiglia, composta dalla moglie Usha e dai tre figli, è scesa dall’Air Force Two vestita in modo informale, nonostante il clima non fosse completamente primaverile. La visita, che si è conclusa la domenica di Pasqua, ha visto il vicepresidente incontrare il cardinale Pietro Parolin, ma non ha avuto l’opportunità di salutare Papa Francesco, il cui incontro non era mai stato ufficialmente confermato.
L’incontro a Palazzo Chigi
Dopo alcuni incontri presso Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore americano a Roma, Vance si è recato a Palazzo Chigi per incontrare la premier italiana Giorgia Meloni. Questo incontro è avvenuto a meno di 24 ore dal suo recente colloquio alla Casa Bianca. Meloni ha accolto Vance con un caloroso saluto, esprimendo la sua gioia per la sua presenza a Roma durante le festività pasquali. La premier ha sottolineato l’importanza di questo periodo e ha augurato al vicepresidente di godere della sua visita. Il colloquio si è concluso con un pranzo che ha visto la partecipazione dei vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Dopo questi impegni ufficiali, Vance ha raggiunto la sua famiglia per partecipare insieme ai riti del Venerdì Santo in San Pietro.
Le polemiche tra il vice di Trump e la Chiesa
Il vicepresidente Vance, convertitosi al cattolicesimo nel 2019, ha visto la sua vita religiosa intrecciarsi con quella della moglie Usha, che proviene da una famiglia di immigrati indiani e continua a praticare la fede indù. Nonostante le differenze religiose, Usha accompagna Vance a messa ogni domenica. La giornata di venerdì ha visto il vicepresidente dedicarsi anche al turismo, visitando Castel Sant’Angelo e godendo della vita notturna romana, il tutto sotto rigide misure di sicurezza. Il giorno successivo, Vance ha avuto un incontro con il cardinale Parolin, avvenuto in un clima amichevole e costruttivo, pochi giorni dopo la lettera di Papa Francesco ai vescovi americani, in cui si esprimeva preoccupazione per le politiche migratorie del governo di Donald Trump. Durante l’incontro, si è discusso della questione dei migranti e della situazione internazionale, evidenziando il ruolo cruciale che gli Stati Uniti possono svolgere in questo contesto. Le fotografie rilasciate dal Vaticano hanno mostrato un’atmosfera distesa e sorridente, segno di un dialogo aperto.
Dal Colosseo all’affaccio sui Fori Imperiali
La giornata di sabato è stata dedicata alla scoperta delle bellezze di Roma. La famiglia Vance, dopo aver indossato abiti formali per l’incontro con il Vaticano, ha optato per un look più casual per visitare l’Orto Botanico di Trastevere. Questa visita ha rappresentato un momento di svago per i bambini, che avevano mostrato segni di noia durante la lunga celebrazione della Passione. Nel pomeriggio, Usha ha visitato il Colosseo, mentre Vance ha preferito rimanere a Villa Taverna. Davanti al monumento simbolo di Roma, alcuni turisti hanno protestato per essere stati esclusi nonostante avessero acquistato i biglietti. La visita della famiglia Vance a Roma ha messo in luce non solo il legame tra Stati Uniti e Italia, ma anche le complessità delle relazioni tra politica e religione in un contesto internazionale.