
Aumento delle pensioni: quali sono le novità? - www.silenziefalsita.it
Arrivano novità sull’aumento delle pensioni previste per marzo: tutti i dettagli sulle cifre e sulle procedure di attuazione
Il mondo delle pensioni è sempre al centro delle polemiche ed è oggetto di riflessioni per essere una parte importante del dibattito economico italiano. Ogni anno assistiamo all’adeguamento degli assegni pensionistici, che crea una certa apprensione nei cittadini che attendono con attenzione le decisioni dell’Inps.
Il 2025 non è da meno e le comunicazioni in merito da parte dell‘Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non si sono fatte attendere. Esse confermano novità importanti che devono essere presi in considerazione. Dopo un inizio d’anno segnato da ritardi e importi inferiori alle aspettative, l’Inps ha annunciato che nel cedolino di marzo 2025 saranno finalmente applicati gli aumenti previsti, con il pagamento degli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio.
Questo intervento ha l’obiettivo di correggere le anomalie che hanno generato disagi tra molti pensionati, i quali nei primi due mesi del 2025 hanno ricevuto importi non correttamente adeguati alle rivalutazioni programmate. Andiamo a scoprire cosa succede.
Aumenti si, ma grande delusione
Gli aumenti e gli arretrati delle pensioni spettano a a tutti i pensionati che percepiscono un assegno dall’Inps. Tuttavia, l’entità dell’aumento dipende dall’importo della pensione percepita.

Quello che è certo è che l’ ente ha confermato che a marzo 2025 gli assegni delle pensioni saranno corretti e adeguati agli aumenti previsti. Questo significa che i pensionati riceveranno anche gli arretrati per gennaio e febbraio, mesi in cui alcuni hanno ricevuto importi più bassi del previsto.
Ma la domanda che tutti si pongono in questo momento è di quanto aumenteranno le pensioni nel 2025? In realtà non c’è molto da fare i salti di gioia. Per il 2025 infatti, l’aumento è solo dello 0,8%, calcolato in base all’inflazione stimata. Per comprendere la portata di questo aumento basta fare un esempio pratico che noi riportiamo qui di seguito:
Pensione di 1.000 euro → aumento di 8 euro
Pensione di 1.500 euro → aumento di 12 euro
Pensione di 2.000 euro → aumento di 16 euro
L’unica speranza per i pensionati è che se alla fine del 2025, l’inflazione sarà risultata più alta dello 0,8%, l’INPS riconoscerà un ulteriore aumento chiamato conguaglio perequativo, che sarà pagato con la pensione di dicembre 2025.
Un’altra notizia che non appare troppo entusiasmante è il fatto che non sono previsti altri aumenti per il 2024, perché l’anno scorso le pensioni erano già state rivalutate del 5,4%. La delusione tra i pensionati è tangibile: molti di essi speravano in aumenti più consistenti, dato il continuo aumento del costo della vita che sta mettendo a dura prova molte famiglie e per cui ovviamente, per questo motivo, l’incremento dello 0,8% è considerato insufficiente. Rimane il fatto che L’Inps rivedrà la situazione solo alla fine del 2025 e deciderà se sarà necessario un ulteriore adeguamento.