Megaraptor: i predatori del Cretaceo rivelano segreti sulla fauna australiana antica.

I Megaraptor, predatori temuti del Cretaceo, sono stati a lungo oggetto di studio da parte dei paleontologi. Questi dinosauri, imparentati con i più piccoli Velociraptor e con altri membri della famiglia dei dromeosauri, hanno trovato spazio anche nella cultura popolare grazie alla saga di Jurassic Park. Questi esemplari potevano raggiungere una lunghezza notevole di ben 7 metri, rendendoli dei carnivori formidabili, equipaggiati con una caratteristica distintiva: l’artiglio a falce presente nel primo dito di ciascun piede.

Scoperta significativa in Australia

Recentemente, nel mese di marzo del 2025, un team di paleontologi ha fatto una scoperta significativa nel cuore dell’Australia meridionale, precisamente nel gruppo Strzelecki. Qui sono stati rinvenuti due nuovi esemplari di Megaraptor, i cui fossili risalgono a circa 118 milioni di anni fa. Gli studi condotti dagli esperti del Museums Victoria Research Institute e della Monash University hanno portato all’identificazione di questi fossili come i più antichi conosciuti appartenenti al gruppo dei Megaraptoridi.

Implicazioni della scoperta

Questa scoperta non si limita solo all’ampliamento del registro fossile dei teropodi australiani, ma offre anche spunti interessanti sul ruolo dell’antica fauna australiana nel contesto dell’emisfero australe del Cretaceo. Infatti, i ricercatori hanno notato che specie simili, sebbene più recenti, sono state rinvenute anche in Antartide e Sud America, suggerendo un possibile scambio faunistico tra queste regioni.

Interazioni faunistiche tra continenti

Thomas Rich, curatore senior di paleontologia dei vertebrati presso il Museums Victoria Research Institute e coautore di un articolo pubblicato sulla rivista Journal of Vertebrate Paleontology, ha dichiarato che i risultati ottenuti non solo ampliano la conoscenza sui teropodi australiani, ma forniscono anche prove convincenti di interazioni faunistiche tra Australia e Sud America attraverso l’Antartide durante il Cretaceo inferiore.

Unicità della fauna australiana

La scoperta di questi esemplari, che non sono stati ancora classificati in una specie specifica, evidenzia l’unicità della fauna della regione di Victoria durante il Cretaceo. In seguito, le specie australiane hanno cominciato a somigliare maggiormente a quelle del continente sudamericano, a causa della conclusione dello scambio faunistico, segnando un cambiamento significativo nella biodiversità dell’epoca.

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Lorenzo Lorenzotti