
Le autorità europee si preparano a prendere misure significative nei confronti della piattaforma social di Elon Musk, X, come riportato dal New York Times il 3 aprile 2025. Questa iniziativa potrebbe anche servire a esercitare pressione su Donald Trump, che ha recentemente imposto dazi contro le nazioni europee.
Violazione della normativa sui contenuti
Le indagini hanno portato alla luce che X potrebbe aver violato una legge cruciale riguardante i contenuti illeciti e la disinformazione. Le conseguenze di questa violazione potrebbero tradursi in una multa che supererebbe il miliardo di dollari, oltre a richieste di modifiche ai prodotti della piattaforma. L’annuncio ufficiale di queste misure è atteso per l’estate, e rappresenterebbe la prima applicazione del Digital Markets Act (DMA).
Valutazione dell’importo della sanzione
Il New York Times riporta che le autorità europee stanno attualmente valutando l’importo della sanzione, tenendo in considerazione la necessità di non inasprire ulteriormente i rapporti con gli Stati Uniti. Questo è particolarmente rilevante in vista delle trattative in corso sui dazi e della situazione in Ucraina, che continua a essere un argomento delicato nelle relazioni internazionali.
Radici dell’indagine
Questa indagine ha origini che risalgono al 2023, durante l’amministrazione di Joe Biden. Non è escluso che X possa raggiungere un accordo con le autorità europee, a condizione di apportare modifiche alle componenti della piattaforma che sollevano preoccupazioni tra i funzionari.
Controversie aggiuntive
Oltre a questa situazione, X è coinvolta anche in un’altra indagine riguardante la gestione dei contenuti pubblicati dagli utenti. I commissari temono che tali contenuti possano fungere da veicoli per hate speech e fake news, alimentando ulteriori controversie.
Reazioni da parte di X
Dall’altro lato, i rappresentanti dell’Unione Europea hanno smentito qualsiasi collegamento tra le indagini contro X e le negoziazioni sui dazi. Dalla sua prospettiva, X ha dichiarato che qualsiasi azione intrapresa contro di essa sarebbe considerata una forma di censura senza precedenti e un attacco alla libertà di espressione.