Quando si parla dei principali predatori marini, è facile pensare immediatamente a creature imponenti come gli squali e le balene, che dominano gli oceani. Tuttavia, anche i molluschi rivestono un ruolo cruciale nell’equilibrio degli ecosistemi marini, come dimostrano le seppie, animali dotati di intelligenza sorprendente.
Le seppie, note per la loro voracità e velocità, esercitano un’influenza notevole sulla salute di diversi habitat marini. La loro assenza può causare gravi squilibri ecologici, evidenziando l’importanza di questi organismi nel mantenimento dell’equilibrio naturale.
Recentemente, un video pubblicato da Matteo Santon ha messo in luce le straordinarie capacità predatori delle seppie. Santon, ricercatore attivo nello studio di questi animali, ha catturato immagini di un esemplare di Sepia latimanu mentre cacciava al largo delle coste dell’Indonesia orientale. Utilizzando microcamere GoPro posizionate vicino a un’esca di granchi vivi, il risultato ha rivelato comportamenti predatori affascinanti e sofisticati.
Nel suo articolo pubblicato su Ecology, Santon ha descritto come, durante 234 osservazioni, abbia registrato ben quattro distinti comportamenti predatori di questa specie. Questi comportamenti si sono dimostrati non solo eleganti ma anche estremamente efficaci nel catturare le prede. Inoltre, il ricercatore ha notato che le seppie sono in grado di adattare le loro tecniche di caccia, mescolando i vari comportamenti per affrontare situazioni di pericolo o nel caso in cui le prede tentassero di fuggire.
Tra le strategie osservate, alcune hanno persino permesso alle seppie di eludere i loro predatori, dimostrando una notevole capacità di adattamento alle avversità. Un esempio emblematico è il mimetismo, che consente a questi animali di cambiare colore per mimetizzarsi con l’ambiente circostante, rendendosi praticamente invisibili.
In aggiunta, le seppie hanno superato il noto test di intelligenza dei marshmallow, utilizzato dai ricercatori per valutare le capacità cognitive degli animali. Questo risultato sottolinea ulteriormente l’elevato livello di intelligenza di questi molluschi, che continuano a sorprendere gli studiosi con il loro comportamento complesso e adattabile.