
Nel fine settimana, la Serbia è stata teatro di significative manifestazioni contro il presidente Aleksandar Vučić, che ha governato il paese per quasi un decennio. Le proteste, in corso da quattro mesi, hanno visto la partecipazione di agricoltori serbi che, giunti nella capitale con i loro trattori, hanno voluto esprimere il loro dissenso nei confronti della leadership attuale.
Gestione delle manifestazioni a Belgrado
Secondo quanto riportato dall’emittente Nexta TV tramite il proprio profilo X, le forze di sicurezza serbe hanno fatto uso di metodi controversi per gestire le manifestazioni a Belgrado. Durante il weekend, è emerso che sono state impiegate armi soniche di livello militare, utilizzate in modo illegale, causando forti dolori alle orecchie dei manifestanti e generando panico e disorientamento tra la folla.
Funzionamento delle armi soniche
Le armi soniche funzionano sfruttando onde sonore ad alta intensità, capaci di provocare effetti dannosi per l’udito. L’esposizione prolungata a queste onde può portare a seri danni, come la rottura del timpano e altre problematiche uditive irreversibili. Questi dispositivi, emettendo vibrazioni a frequenze estremamente elevate o basse, possono causare non solo danni fisici ma anche effetti psichici e strutturali. In ambito militare, tali armi sono comunemente utilizzate per il controllo delle folle.
Preoccupazioni sull’uso delle tecnologie di controllo
Dai rapporti locali, risulta che le forze di sicurezza abbiano impiegato un cannone LRAD, in grado di emettere un raggio sonoro mirato fino a 160 decibel, per creare disagio tra i manifestanti e indurli a disperdersi. Questa strategia ha sollevato preoccupazioni riguardo all’uso di tecnologie di controllo della folla in contesti civili, sollecitando un dibattito sulle misure adottate dalle autorità per affrontare le manifestazioni di dissenso.