Il nuovo segretario degli Interni degli Stati Uniti, Doug Burgum, ha recentemente sollevato un acceso dibattito riguardo alla gestione delle specie in via di estinzione. In un post pubblicato su X, Burgum ha descritto la lista delle specie minacciate come una “gabbia burocratica” da cui è difficile uscire. Ha paragonato l’elenco a un “Hotel California”, sottolineando come il 97% delle specie incluse non riesca mai a uscirne.
Burgum ha espresso il suo entusiasmo per la cosiddetta “de-estinzione“, un concetto che prevede l’uso di tecnologie avanzate per riportare in vita specie estinte. Tra i progetti che ha menzionato, spicca la startup Colossal, che ha affermato di aver “riportato in vita” il meta-lupo. Tuttavia, è importante notare che questi animali non sono veri lupi preistorici ma piuttosto lupi grigi geneticamente modificati per assomigliarvi. Questo approccio è simile a quello utilizzato da Colossal per creare topi dal pelo lanoso, simili a mini-mammut. È fondamentale sottolineare che non è stato utilizzato alcun DNA integro di specie estinte; si tratta di semplici imitazioni.
Nonostante l’ottimismo di Burgum, molti esperti del settore si mostrano scettici riguardo alla possibilità di riportare in vita specie estinte. Il genetista Nic Rawlence ha affermato: “Non possiamo riportare davvero in vita creature estinte, il DNA è troppo degradato”. Secondo Rawlence, affidare la sopravvivenza della biodiversità a tecnologie ancora in fase sperimentale è irresponsabile.
In questo contesto, emergono anche preoccupazioni relative agli interessi industriali di Burgum. Il segretario ha legami noti con il settore petrolifero e ha sostenuto la riapertura delle centrali a carbone chiuse durante l’amministrazione Biden. Queste scelte destano sospetti sulla reale priorità di Burgum riguardo alla protezione delle specie in pericolo.
La questione della de-estinzione e della conservazione della biodiversità continua a essere al centro del dibattito, con posizioni contrastanti tra chi vede nella tecnologia una possibile soluzione e chi, invece, avverte dei rischi legati a un approccio così innovativo e incerto.