
La storica Torre di Londra, nota per il suo valore architettonico e la sua importanza storica, ha avuto un ruolo inaspettato nel corso dei secoli: ha ospitato animali esotici provenienti da ogni angolo del mondo. Questo aspetto meno conosciuto della Torre offre uno sguardo affascinante sulla vita della monarchia e sulla percezione del potere nel corso della storia.
Le origini della collezione animale
Nel XIII secolo, durante il regno di Re Giovanni e successivamente di Enrico III, la Torre di Londra divenne un luogo di raccolta per animali esotici. Gli animali venivano spesso donati ai sovrani come segno di rispetto e amicizia. Nel 1235, Enrico III ricevette tre animali, descritti come “leopardi”, dal Sacro Romano Imperatore Federico II. Tuttavia, è probabile che questi animali fossero in realtà leoni, simboli di potere e regalità , che riflettevano lo stemma del re.
Negli anni successivi, la collezione si ampliò. Nel 1252, il re di Norvegia, Haakon IV, regalò un orso descritto come “pallido”, che si ritiene fosse un orso polare. Due anni dopo, Luigi IX di Francia donò un elefante catturato durante le Crociate. Questi doni non erano solo un modo per cementare alleanze politiche, ma anche un modo per mostrare la ricchezza e il potere della monarchia inglese.
I costi e la gestione degli animali
Con il passare del tempo, mantenere questi animali divenne sempre più costoso. Per garantire il loro benessere, Enrico III decise di tassare sia la popolazione che le guardie della Torre. Questo approccio sollevò interrogativi sul perché la monarchia continuasse a sostenere una collezione così vasta di animali esotici. Ricevere doni di creature rare era un segno di prestigio, e la loro esposizione pubblica comunicava al mondo la grandezza della corona.
Tuttavia, la sicurezza degli animali e delle persone che visitavano la Torre era spesso trascurata. Un episodio drammatico si verificò verso la fine del XVII secolo, quando Mary Jenkinson tentò di accarezzare un leone, che era accessibile senza alcuna protezione. L’animale la attaccò, infliggendole gravi ferite, e nonostante gli sforzi dei medici, Mary morì poco dopo.
La trasformazione in zoo e la chiusura
Nel 1822, la Torre di Londra vide la nomina del primo zoologo professionista come custode. Questo cambiamento portò a una gestione più attenta degli animali, e la Torre arrivò a ospitare oltre 300 esemplari di 60 specie diverse. Tuttavia, le preoccupazioni riguardo agli spazi inadeguati per gli animali iniziarono a crescere.
Il Duca di Wellington, preoccupato per il benessere degli animali, decise di trasferire la maggior parte di essi allo zoo di Regent’s Park. Questo segnò la fine di un’epoca per la Torre di Londra, che nel 1835 chiuse ufficialmente la sua attrazione zoologica. La storia di questi animali esotici rimane un capitolo affascinante della storia della Torre, rivelando come la monarchia britannica abbia cercato di proiettare un’immagine di potere e prestigio attraverso la collezione di creature straordinarie.