
Quando si parla di galassie, la mente tende a immaginare enormi strutture celesti, il cui diametro può estendersi per decine o centinaia di anni luce, popolati da miliardi di stelle e sistemi solari. Questa descrizione è generalmente corretta, ma esistono delle eccezioni significative.
Dimensioni delle galassie
La maggior parte delle galassie ha dimensioni simili a quelle della Via Lattea, ma ci sono anche esemplari straordinariamente grandi, recentemente scoperti attraverso l’osservazione dell’universo profondo. Tuttavia, un aspetto sorprendente è rappresentato dalle galassie nane, la cui esistenza ha destato l’interesse degli astronomi.
Andromeda XXXV
Tra queste, la più piccola galassia conosciuta si trova a soli 3 milioni di anni luce dalla Terra. Questa galassia, denominata Andromeda XXXV, è la più minuta mai identificata nell’universo e orbita attorno alla ben più grande galassia di Andromeda. Secondo alcune teorie, tra circa 5 miliardi di anni, Andromeda potrebbe collidere con la Via Lattea.
Scoperta di Andromeda XXXV
La scoperta di Andromeda XXXV è stata effettuata da un astronomo statunitense, Marcos Arias, docente presso l’Università del Michigan, che da anni si dedica alla ricerca di galassie nane. La sua scoperta è il risultato di un’analisi approfondita di vari set di dati astronomici e osservazioni mirate effettuate con il telescopio spaziale Hubble. Nonostante alcuni problemi tecnici riscontrati nel 2024, il telescopio continua a operare con successo.
Caratteristiche di Andromeda XXXV
Andromeda XXXV, pur contenendo numerose stelle e nebulose, è così piccola che, secondo i ricercatori, “è come avere un essere umano perfettamente funzionante delle dimensioni di un chicco di riso”. In teoria, questa galassia avrebbe dovuto essere assorbita da Andromeda miliardi di anni fa, ma per ragioni misteriose continua a orbitare attorno a essa.
Divulgazione della scoperta
La notizia della scoperta è stata ufficialmente divulgata l’11 marzo 2025, attraverso un articolo pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, il quale ha sollevato interrogativi interessanti nella comunità scientifica.
Modello di formazione delle galassie nane
Il modello attuale di formazione delle galassie nane non prevede la possibilità che una di queste possa sopravvivere nelle vicinanze di una galassia di dimensioni maggiori. “Abbiamo ancora molto da scoprire”, ha dichiarato Arias, uno dei principali ricercatori coinvolti nello studio. “Ci sono così tante cose che dobbiamo ancora imparare, anche su ciò che è vicino a noi, in termini di formazione, evoluzione e struttura delle galassie, prima di poter fare reverse engineering della storia dell’universo e capire come questa galassia abbia ottenuto la forma e le dimensioni odierne”.
Opportunità di ricerca
Questa scoperta offre agli scienziati l’opportunità di raccogliere nuove informazioni sull’origine del Gruppo Locale di galassie, che include la Via Lattea.