La NASA scopre una stella divoratrice: un fenomeno cosmico affascinante

Nel 2020, un evento astronomico ha catturato l’attenzione della comunità scientifica, suscitando curiosità e dibattiti tra gli esperti del settore. Gli astronomi avevano inizialmente interpretato un fenomeno come l’ingestione di un pianeta da parte di una stella durante la sua fase di espansione. Tuttavia, nuove analisi hanno rivelato che questa interpretazione era errata.

Analisi dei dati del telescopio

Grazie ai dati raccolti dal James Webb Space Telescope (JWST) della NASA, gli scienziati hanno potuto rivedere le informazioni riguardanti la stella in questione. È interessante notare che, all’epoca dell’osservazione, il JWST non aveva ancora avviato la sua missione, ma il suo potenziale si è dimostrato cruciale per chiarire la situazione.

Fenomeno di attrazione del pianeta

La nuova analisi ha portato alla luce che nel 2020, la stella ha attratto rapidamente il suo pianeta, simile a Giove, fino a consumarlo completamente, senza necessità di espansione come inizialmente previsto. Questo fenomeno ha aperto nuove strade per la ricerca, consentendo agli scienziati di esplorare come le stelle selezionano i pianeti più vicini alla loro superficie.

Dinamiche gravitazionali

È noto che i pianeti che orbitano troppo vicino a una stella possono entrare nel suo campo gravitazionale, un processo che li condanna a bruciare e a essere assimilati dall’astro che li ha generati. Questo meccanismo è fondamentale per comprendere le dynamiche delle stelle e dei loro sistemi planetari.

Pubblicazione e riconoscimenti

L’analisi dettagliata di questo evento, denominato ZTF SLRN-2020 e situato a circa 12.000 anni luce dalla Terra, è stata pubblicata il 10 aprile 2025 su The Astrophysical Journal. Gli scienziati hanno espresso gratitudine verso gli ingegneri della NASA per la realizzazione di un telescopio così avanzato e sensibile come il JWST, che ha reso possibile questa scoperta.

Implicazioni per la ricerca futura

Secondo le valutazioni degli esperti, l’interazione tra il pianeta e la stella si sarebbe completata in pochi mesi, culminando in un evento noto come espulsione coronale di materia, che corrisponde esattamente all’osservazione effettuata dagli astronomi nel 2020. Questo studio non solo arricchisce la nostra comprensione dell’universo, ma offre anche spunti per future ricerche nel campo dell’astronomia.

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Lorenzo Lorenzotti