La classifica dei paesi più felici al mondo svela interessanti novità.

Il World Happiness Report del 2025, realizzato dall’Università di Oxford, offre un’analisi approfondita sulla felicità globale, rivelando tendenze sorprendenti. Questo report non si limita a considerare solo la ricchezza e la salute, ma esplora come la società si stia evolvendo a livello mondiale.

Negli Stati Uniti, la situazione appare allarmante: il paese ha registrato un calo significativo, scivolando al 24° posto tra le nazioni più felici. Questa è la posizione più bassa mai raggiunta dal 2012, anno in cui gli Stati Uniti si erano classificati all’11° posto. Con il paese che già nel 2024 era uscito dalla top 20, il trend è motivo di preoccupazione per i cittadini e gli esperti.

Anche il Regno Unito non se la cava meglio, attestandosi al 23° posto. Dalla lista emergono notizie poco confortanti anche per l’Australia, che ha abbandonato la top 10, ora posizionandosi all’11° posto, e per il Canada, che ha visto un calo di tre posizioni, arrivando al 18° posto.

Notizie positive, invece, giungono da Costa Rica e Messico, che fanno il loro ingresso nella top 10, rispettivamente al 6° e 10° posto. I paesi come Lituania, Slovenia e Repubblica Ceca continuano a scalare la classifica, mentre l’Italia, purtroppo, si colloca al 40° posto, senza sorprese. In cima alla classifica, come da aspettative, troviamo la Finlandia, che per l’ottavo anno consecutivo si conferma leader mondiale in termini di felicità, seguita da altri paesi nordici.

I 10 paesi più felici del mondo

Il report del 2025 elenca i seguenti paesi come i più felici al mondo:

  1. Finlandia
  2. Danimarca
  3. Islanda
  4. Svezia
  5. Paesi Bassi
  6. Costa Rica
  7. Norvegia
  8. Israele
  9. Lussemburgo
  10. Messico

I fattori considerati nel report

Il World Happiness Report si basa su vari indicatori, tra cui il PIL pro capite, l’aspettativa di vita sana, la connessione sociale, il senso di libertà, la generosità e la percezione della corruzione. Un aspetto interessante del report è la misura che chiede se, in caso di perdita di un bene prezioso, ci si aspetta che qualcuno nella comunità lo restituisca. Questo è considerato un indicatore affidabile della felicità collettiva.

Sorprendentemente, i dati mostrano che il mondo tende a essere troppo pessimista riguardo alla restituzione di oggetti smarriti: i tassi effettivi di restituzione dei portafogli sono circa il doppio rispetto alle aspettative della popolazione. Questo suggerisce che le persone sono più gentili di quanto si pensi.

Il ruolo della condivisione dei pasti

Un altro aspetto esplorato nel report riguarda la propensione delle persone a condividere i pasti, un comportamento fortemente correlato al benessere. Negli Stati Uniti, il numero di persone che cena da sola è aumentato del 53% negli ultimi venti anni. Jan-Emmanuel De Neve, professore di economia all’Università di Oxford e redattore del report, sottolinea che “condividere i pasti e fidarsi degli altri sono indicatori di benessere ancora più forti del previsto”. In un’epoca caratterizzata da isolamento sociale, è fondamentale trovare modi per riunire le persone a tavola, per il benessere individuale e collettivo.

Il report si conclude con una riflessione sulla possibilità di essere felici, suggerendo che non ci sono più scuse per non perseguire la felicità, anche alla luce dei dati presentati.

Published by
Lorenzo Lorenzotti