
La Cina, nel 2025, continua a mantenere il titolo di paese più popoloso del pianeta e, con il suo crescente fabbisogno di energia, si sta concentrando sull’energia idroelettrica. Le recenti iniziative includono la progettazione di dighe imponenti, destinate a superare in dimensioni qualsiasi altra struttura simile presente in Europa.
Progetto della diga sul fiume Yarlung Tsangpo
Un progetto di particolare rilevanza è quello della diga idroelettrica che sorgerà sul fiume Yarlung Tsangpo, situato in Tibet. Questa struttura, una volta completata, potrebbe diventare la più grande del mondo. Tuttavia, la decisione ha suscitato forti critiche da parte dei governi di paesi limitrofi, in particolare India e Bangladesh. Gli esperti avvertono che la costruzione di un’opera di tale portata avrà conseguenze ambientali significative, specialmente nelle regioni dove il fiume è conosciuto come Brahmaputra.
Impatto ambientale e risorse idriche
L’accumulo di grandi volumi d’acqua a monte di un fiume cruciale per l’Asia potrebbe condurre a una maggiore incidenza di siccità nelle aree a valle. Questo scenario preoccupante potrebbe privare milioni di persone di risorse idriche e alimentari nei periodi estivi, accentuando le difficoltà economiche e sociali in queste regioni.
Tensioni tra Cina e paesi limitrofi
Le tensioni tra la Cina e i suoi vicini sono quindi aumentate, mentre il governo cinese sembra rimanere fermo nella propria posizione, trascurando le proteste che arrivano dai confini. Le preoccupazioni sollevate da India e Bangladesh non sono infondate: la costruzione di grandi dighe in Himalaya ha storicamente portato a disastri ambientali e migrazioni forzate dalle aree fluviali, oltre a un incremento del rischio di inondazioni improvvise in alcune zone.
Problemi attuali e futuri
La diga sul fiume Yarlung Tsangpo non sembra essere esente da queste problematiche. Già ora, migliaia di cittadini indiani stanno affrontando la fame a causa della diminuzione delle specie ittiche nei fiumi, un problema aggravato dal discioglimento dei ghiacciai himalayani.
Accordi e sfide future
La mancanza di accordi tra Cina, India e Bangladesh complica ulteriormente la situazione, poiché consente alla Cina di ignorare gli effetti ambientali dei suoi ambiziosi progetti, concepiti paradossalmente per ridurre la dipendenza energetica del paese dal carbonio. In questo contesto, le sfide ambientali e sociali rimangono una questione cruciale da affrontare per garantire un futuro sostenibile nella regione.