
Un cambiamento significativo si profila all’orizzonte per il settore energetico globale, grazie a una scoperta effettuata dai ricercatori cinesi. Nel complesso minerario di Bayan Obo, situato nella Mongolia Interna, è stato identificato un vasto giacimento di torio, con stime che parlano di circa un milione di tonnellate. Questa quantità è sufficiente a garantire il fabbisogno energetico della Cina per i prossimi 60.000 anni, rivoluzionando così il panorama energetico del paese e potenzialmente del mondo intero.
Vantaggi del torio rispetto all’uranio
Il torio, elemento con numero atomico 90 nella tavola periodica, offre vantaggi significativi rispetto all’uranio, tradizionalmente utilizzato nei reattori nucleari. Questo elemento è 500 volte più abbondante dell’uranio-232 e produce meno scorie radioattive, rendendolo una scelta più sostenibile per la produzione di energia. Inoltre, il torio può essere utilizzato nei reattori a sali fusi, dove il rischio di incidenti è notevolmente ridotto.
Processo di trasformazione del torio
Tuttavia, il torio non è fissile di per sé; per trasformarsi in uranio-233, un isotopo ad alto potenziale energetico, deve essere bombardato con neutroni. Negli impianti avanzati, il torio viene miscelato con fluoro di litio e riscaldato a temperature che raggiungono i 1400°C, innescando una reazione a catena controllabile che elimina il rischio di fusione del nocciolo.
Implicazioni geopolitiche della scoperta
La rilevanza di questa scoperta è enorme: chi avrà il controllo del torio avrà anche il controllo sul futuro energetico del pianeta. L’avanzamento della Cina in questo settore rappresenta un cambiamento epocale, e per le nazioni occidentali, colmare il divario tecnologico diventa una sfida sempre più urgente e complessa.
Progetti futuri in Cina
La Cina ha già raggiunto risultati straordinari nel campo energetico, e la costruzione del primo impianto al mondo alimentato a torio nel Deserto del Gobi, con operatività prevista entro il 2029, segna un ulteriore passo verso un nuovo equilibrio nei rapporti di potere globali. Con questo sviluppo, il panorama energetico mondiale è destinato a subire una trasformazione radicale, con implicazioni significative per il futuro.