
Un recente studio pubblicato su Science Bulletin ha portato alla luce una nuova specie fossile di scorpione, risalente al Cretaceo inferiore, rinvenuta nelle regioni settentrionali della Cina. Questo scorpione, noto come Jeholia longchengi, si distingue per le sue dimensioni notevoli, superando i 10 centimetri, e per la sua probabile natura velenosa, che gli consentiva di difendersi efficacemente dai predatori, in particolare dai piccoli dinosauri, grazie al suo pungiglione.
Scoperta di jeholia longchengi
La scoperta di Jeholia longchengi è avvenuta nel distretto di Longcheng, a Chaoyang, dove il fossile è attualmente conservato. Gli scienziati stimano che questo scorpione vivesse circa 133-120 milioni di anni fa, in un ecosistema noto come “Jehol”. Nonostante le chele e gli organi boccali non si siano conservati, gli esperti ritengono che questo scorpione fosse in grado di cacciare non solo insetti, ma anche piccoli rettili e mammiferi, ricoprendo un ruolo ecologico significativo nel suo habitat.
Rarità dei fossili di scorpioni
I fossili di scorpioni sono generalmente rari nei sedimenti mesozoici, rendendo questa scoperta particolarmente rilevante per i paleontologi. Essa offre nuove informazioni sul livello evolutivo raggiunto da questi animali durante il Cretaceo, contribuendo a una migliore comprensione della loro storia evolutiva.
Caratteristiche di jeholia longchengi
È importante notare che Jeholia longchengi presenta caratteristiche molto diverse rispetto ai noti scorpioni di mare, che vissero centinaia di milioni di anni prima nel Paleozoico. Infatti, questi ultimi non erano diretti antenati degli scorpioni terrestri e vissero in ambienti ecologici completamente distinti. La scoperta di questa nuova specie di scorpione arricchisce ulteriormente la nostra conoscenza della biodiversità del passato e delle interazioni ecologiche che si svolgevano in epoche remote.