
Trenta secondi di volo, un’improvvisa oscillazione e poi l’esplosione nelle gelide acque del Mare di Norvegia. Il 30 marzo 2025 segna un momento cruciale per l’astronautica europea: il primo tentativo di lancio orbitale dal continente si è concluso in un insuccesso clamoroso, che tuttavia offre spunti significativi per il futuro.
Il razzo Spectrum e la sua progettazione
Il protagonista di questa breve ma significativa avventura è il razzo Spectrum, un veicolo spaziale di 28 metri realizzato dalla tedesca Isar Aerospace. La sua costruzione in materiali compositi di carbonio e il sistema propulsivo, che utilizza una miscela di propano liquido e ossigeno, alimentano nove motori Aquila, capaci di generare una spinta complessiva di 16.860 libbre. Questa progettazione all’avanguardia rappresenta un passo importante per l’industria spaziale europea, che cerca di affrancarsi dalla dipendenza da fornitori esterni.
La scelta della base di lancio
La base di lancio selezionata per questo tentativo è stata Andøya, situata a 102 km da Narvik, in Norvegia, ben oltre il circolo polare artico. Questa località remota è stata scelta per garantire la massima sicurezza e minimizzare i rischi per le popolazioni circostanti in caso di incidenti. La decisione si è rivelata saggia, considerando le conseguenze potenziali di un fallimento. Immaginate di svegliarvi e scoprire un frammento di razzo nel proprio giardino.
Le cause dell’insuccesso
Cosa è andato storto durante il volo? Dopo circa trenta secondi dal decollo, sono apparse oscillazioni anomale che hanno portato rapidamente allo spegnimento dei motori. Da quel momento, il destino del razzo era segnato: ha perso quota, si è ribaltato e infine è impattato in mare, provocando una deflagrazione. Questo evento ha suscitato preoccupazione e domande sul futuro delle missioni spaziali europee.
Le dichiarazioni di Isar Aerospace
Daniel Metzler, CEO e co-fondatore di Isar Aerospace, ha evidenziato un aspetto cruciale: i sistemi di sicurezza hanno funzionato correttamente, evitando danni alla piattaforma di lancio. Questa informazione è particolarmente rilevante, dato che i primi passi di ogni programma spaziale sono spesso accompagnati da difficoltà tecniche e insuccessi. La capacità di garantire la sicurezza della struttura di lancio è un segnale positivo per i futuri tentativi.
Implicazioni geopolitiche del tentativo
Al di là dell’insuccesso della missione, la sua rilevanza a livello geopolitico è notevole. Fino ad ora, l’Europa ha dovuto affidarsi a vettori stranieri per il posizionamento dei propri satelliti. Questo tentativo rappresenta un passo concreto verso l’autonomia spaziale europea, soprattutto nel settore dei satelliti di piccole e medie dimensioni. La capacità di lanciare i propri satelliti senza dipendere da fornitori esterni è fondamentale per il rafforzamento della posizione dell’Europa nel panorama spaziale globale.