
Il recente sviluppo di DeepSeek ha generato un notevole fermento nell’economia cinese, come evidenziato dalla costruzione di numerosi data center da parte di appaltatori, avvenuta ben prima del lancio del modello R1. Questo fenomeno è stato analizzato in un articolo pubblicato da MIT Technology Review, che sottolinea come la Cina abbia assistito, negli ultimi anni, a una vera e propria esplosione nella creazione di strutture dedicate all’intelligenza artificiale. Le nuove installazioni hanno attratto investimenti sia pubblici che privati, soprattutto dopo l’impennata dei prezzi delle GPU di NVIDIA, che ha coinvolto anche i mercati occidentali.
Costruzione di impianti e domanda di mercato
Nel 2023 e 2024, molti imprenditori inesperti e i governi locali hanno avviato la costruzione di impianti senza una reale necessità, poiché la domanda era inferiore a quella attuale. La spinta a questi investimenti è stata alimentata principalmente dall’entusiasmo per il potenziale di questa tecnologia innovativa. Tuttavia, il mercato ha subito un significativo ridimensionamento, in parte a causa di DeepSeek, che richiede meno potenza di elaborazione rispetto ad altri modelli, lasciando molti dei data center costruiti in precedenza inutilizzati.
Obsolescenza delle infrastrutture
Il rapporto di MIT Technology Review evidenzia che l’emergere di nuovi modelli come R1 ha cambiato le esigenze di elaborazione, rendendo inadeguate molte strutture progettate per l’addestramento di modelli su larga scala. Questi nuovi modelli, infatti, si basano su tecnologie di inferenza che non necessitano di bassa latenza o di una posizione strategica vicina ai centri tecnologici. Di conseguenza, molte infrastrutture sono diventate obsolete e economicamente insostenibili, portando a un abbassamento dei prezzi per l’affitto delle GPU e a difficoltà nel trovare clienti.
Investimenti e sussidi governativi
Le aziende che hanno investito nella costruzione di data center hanno approfittato dell’onda di entusiasmo del settore per ottenere sussidi governativi e speculare su incentivi per l’energia verde, piuttosto che concentrarsi sullo sviluppo di reali capacità di intelligenza artificiale. Secondo quanto riportato da MIT Technology Review, non si può escludere che il governo cinese possa decidere di intervenire per affrontare questa situazione.