
Il 2025 segna un nuovo capitolo nelle relazioni tra gli Stati Uniti e il Messico, in particolare a causa di un decreto firmato dal presidente statunitense Donald Trump. Il decreto ha portato alla modifica del nome del Golfo del Messico, ora denominato “Golfo d’America”. Questa decisione ha suscitato un forte malcontento in Messico, dove il governo sta considerando di intraprendere azioni legali contro Google, il quale ha aggiornato le sue mappe per riflettere la nuova denominazione.
La posizione del governo messicano
La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha ribadito che il decreto di Trump non ha validità in territorio messicano, sottolineando l’importanza storica del nome originale, in uso dal 1607 e riconosciuto ufficialmente dalle Nazioni Unite. La Sheinbaum ha difeso la tradizione e l’identità culturale legate al Golfo del Messico, evidenziando come il cambiamento imposto dagli Stati Uniti possa generare confusione e tensioni diplomatiche.
Le implicazioni su Google Maps
La controversia non si limita a questioni politiche; su Google Maps il nome del Golfo varia a seconda della posizione dell’utente. Negli Stati Uniti, il golfo è indicato come Gulf of America, mentre in Messico continua a essere chiamato Golfo del Messico. In altre nazioni, invece, è visibile la dicitura “Gulf of Mexico (Gulf of America)”. Questa differenza di nomenclatura ha sollevato interrogativi sulla neutralità delle fonti utilizzate da Google per la denominazione geografica.
Possibili azioni legali e tensioni storiche
Google ha dichiarato di attenersi alle informazioni fornite dalle autorità governative per la denominazione dei luoghi, ma il governo messicano non esclude la possibilità di una causa legale per ripristinare il nome tradizionale. Questa disputa richiama alla mente altre tensioni storiche tra Stati Uniti e Messico, come il nome del fiume che segna il confine tra i due paesi. Gli americani lo chiamano Rio Grande, mentre per i messicani è noto come RÃo Bravo.
Limitazioni e identità culturale
In un contesto di crescente tensione, la Casa Bianca ha anche limitato l’accesso ai giornalisti dell’Associated Press a determinati eventi, a causa della loro insistenza nell’utilizzare il nome Golfo del Messico nei loro report ufficiali. La situazione continua a evolversi, con il Messico determinato a difendere la propria identità culturale e storica di fronte a cambiamenti imposti dall’estero.