
Il tema dell’utilizzo di Starlink per garantire comunicazioni sicure in Italia ha fatto nuovamente capolino in Parlamento durante il question time del 15 aprile 2025, con la partecipazione del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Questo incontro è stato sollecitato da un’interrogazione presentata dal Partito Democratico.
Sperimentazioni con Starlink
Ciriani ha comunicato che sono state attivate delle sperimentazioni con i sistemi satellitari Starlink presso diverse sedi diplomatiche in Burkina Faso, Bangladesh, Libano e Iran. Il Ministro ha specificato che, sebbene le antenne siano state installate, nessuna di esse è attualmente operativa. Come riportato da Key4biz, il Ministro ha chiarito che l’attivazione delle antenne è prevista esclusivamente per testare il loro funzionamento. Una volta completati i test, queste antenne verranno disattivate e riattivate solo se sarà necessario.
Piani di emergenza delle sedi diplomatiche
Per quanto riguarda le sedi diplomatiche, Ciriani ha evidenziato che le ambasciate hanno predisposto piani di emergenza per affrontare situazioni critiche. In tali circostanze, è essenziale mantenere una comunicazione continua e affidabile con Roma per garantire l’efficace attuazione di questi piani. L’affidabilità delle reti di comunicazione, come quelle telefoniche e Internet, risulta quindi fondamentale. Tuttavia, ha sottolineato che le esperienze passate dimostrano come queste reti possano diventare inaccessibili a causa di eventi naturali o decisioni politiche, come il blocco delle comunicazioni da parte delle autorità locali.
Soluzioni alternative esplorate dalla Farnesina
Negli ultimi tre anni, l’unità di crisi della Farnesina ha esplorato diverse soluzioni alternative, che spaziano dalle reti di telefonia satellitare alle comunicazioni radio in ultra high frequency (UHF) e very high frequency (VHF), fino a soluzioni di connessione Internet satellitare. Queste ultime sono particolarmente indicate per garantire sia il traffico voce che quello dati.
Considerazioni sui sistemi satellitari
Tuttavia, Ciriani ha voluto chiarire che i sistemi satellitari come Starlink sono attualmente considerati una “soluzione di backup” rispetto alle normali linee di comunicazione commerciali. Non sono destinati alle attività quotidiane delle ambasciate italiane né per lo scambio di informazioni riservate. Le sperimentazioni avviate con Starlink nelle sedi diplomatiche italiane in Burkina Faso, Bangladesh, Libano e Iran si inseriscono in questo contesto.
Affidamenti e contratti
Infine, il Ministro ha sottolineato che non è stato effettuato alcun affidamento diretto a SpaceX, la società fornitrice del servizio. I contratti vengono stipulati attraverso aziende italiane terze che si occupano della fornitura e dell’assistenza, come ad esempio Telespazio.