Da anni, gli antropologi sono impegnati a comprendere il momento in cui i nostri antenati hanno iniziato a ridurre la loro dipendenza dalle piante, evolvendo verso una dieta onnivora. Nonostante decenni di ricerche, il mistero di questo cambiamento rimane irrisolto. Questa situazione rappresenta una delle più significative lacune nel campo dell’antropologia, spingendo i ricercatori a cercare nuove informazioni nei rari reperti fossili che appartengono al nostro albero genealogico.
Recenti studi condotti da un team di ricercatori internazionali suggeriscono che i denti rinvenuti nei sedimenti fossili possano fornire indizi preziosi. La forma dei denti e le informazioni che possono essere estratte dal loro smalto si rivelano risorse fondamentali per comprendere l’alimentazione dei nostri antenati. Si sa che, circa due milioni di anni fa, con l’emergere del genere Homo, i nostri progenitori erano già in grado di consumare carne e di manipolarla attraverso strumenti rudimentali realizzati in osso, legno e pietra.
Per indagare ciò che è avvenuto in epoche precedenti, alcuni studiosi si sono concentrati sull’analisi degli isotopi dell’azoto presenti sulla superficie dei denti di Australopiteco rinvenuti nelle grotte di Sterkfontein, in Sudafrica. Questi studi hanno rivelato che anche questi primati avevano la capacità di nutrirsi di carne. Le analisi condotte hanno indicato che gli ultimi australopitechi erano in grado di consumare uova, larve e insetti. Sebbene questi alimenti non rientrino nella nostra definizione tradizionale di “carne” – non si tratta certo di una succulenta bistecca – contengono proteine animali e sono considerati dagli antropologi le prime forme di cibo animale consumate dai nostri antenati.
Queste scoperte hanno portato a una deduzione significativa: le prime attività di caccia sarebbero avvenute dopo l’emergere delle prime forme di Homo, mentre il consumo di carne vera e propria coincide con la comparsa degli ultimi australopitechi. Quando si pensa a Lucy, la famosa femmina di A. afarensis scoperta nel 1974, è importante non immaginarla mentre consuma carne o strappa ossa da una carcassa. È più probabile che si nutrisse principalmente di frutta e foglie, simile a una scimmia.