
La settimana scorsa, la comunità astronomica internazionale è stata colpita da una scoperta sorprendente. Un team di ricercatori dell’Università di Chicago, guidato da Ritvik Basant, ha confermato la presenza di quattro esopianeti rocciosi simili alla Terra attorno alla Stella di Barnard. Questa scoperta, attesa da anni, segna un importante passo avanti nella ricerca astronomica.
Esopianeti e sistema interessante
Questi esopianeti, sebbene più piccoli del nostro pianeta, formano un sistema molto interessante. Tuttavia, la loro vicinanza alla stella madre rende improbabile la possibilità di abitabilità . La Stella di Barnard, infatti, è la quarta stella più vicina al Sole, posizionata a circa 5,97 anni luce dalla Terra. È una nana rossa con una massa pari a un sesto di quella del Sole, e da tempo gli scienziati si interrogavano sulla possibilità di pianeti in orbita attorno a essa.
Entusiasmo tra i ricercatori
Dopo anni di indagini, la conferma di questi esopianeti ha suscitato grande entusiasmo tra i ricercatori, risolvendo un mistero che durava da tempo. Ritvik Basant ha dichiarato: “È una scoperta davvero entusiasmante. La Stella di Barnard è un nostro vicino cosmico, eppure ne sappiamo così poco”. La notizia è stata pubblicata all’interno della rivista The Astrophysical Journal Letters, mentre Basant sta anche completando il suo dottorato presso l’Università di Chicago.
Strumenti e osservazioni
Per dimostrare l’esistenza di questi esopianeti, gli astronomi hanno impiegato lo strumento MAROON-X, collegato al telescopio Gemini North, situato sul vulcano Mauna Kea alle Hawaii. Durante un periodo di tre anni, il team ha osservato il cielo notturno per un totale di 112 notti, raccogliendo dati preziosi che hanno portato a questa straordinaria scoperta.