Il Fisco Italiano, in collaborazione con la Procura di Milano e la Guardia di Finanza, ha avviato un’inchiesta nei confronti di Elon Musk, richiedendo un importo di 12,5 milioni di Euro per presunta infedele dichiarazione da parte dei vertici di Twitter, ora conosciuto come X. Le indagini si sono intensificate dopo un controllo fiscale condotto dalla Guardia di Finanza, il quale si è concluso nel 2024.
Le verifiche fiscali hanno coinvolto anche altre piattaforme, come quelle di Meta, e si concentrano su un aspetto cruciale: quando un utente fornisce i propri dati, anche senza alcun compenso, le piattaforme social sono obbligate a versare l’IVA sui profitti generati da tali informazioni. Ciò avviene perché gli iscritti alle piattaforme social rappresentano un valore economico, in quanto consentono la profilazione degli utenti per finalità pubblicitarie. La Procura di Milano sostiene che questo processo di profilazione e monetizzazione sia soggetto a tassazione IVA, il che implica obblighi fiscali per le aziende coinvolte.
L’indagine penale si rivolge principalmente agli ex dirigenti di Twitter, mentre l’attuale proprietario, Elon Musk, è coinvolto sul fronte economico. Secondo le informazioni diffuse da Adnkronos, a Twitter International Uk viene contestato il mancato pagamento dell’IVA dal 2016 al 2022. I legali di Musk hanno tempo fino ad aprile del 2025 per raggiungere un accordo con l’Agenzia delle Entrate o, in alternativa, per presentare opposizione alle richieste del Fisco.
La situazione fiscale di Twitter, sotto la gestione di Musk, sta sollevando interrogativi non solo sul rispetto delle normative fiscali da parte della piattaforma, ma anche su come le aziende tecnologiche gestiscono i dati degli utenti e le relative responsabilità fiscali. La questione dell’IVA legata alla profilazione degli utenti rappresenta un tema di crescente rilevanza nel panorama digitale, dove le aziende devono affrontare sfide legate alla trasparenza e alla compliance fiscale.
Musk, noto per le sue posizioni innovative e talvolta controverse, si trova ora a dover rispondere a questioni legali che potrebbero avere ripercussioni significative sul suo impero imprenditoriale. La richiesta di 12,5 milioni di Euro da parte del Fisco Italiano non è solo una questione economica, ma potrebbe influenzare anche la reputazione e la strategia futura di Twitter nel mercato europeo.
Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come Musk e il suo team legale affronteranno questa sfida. La pressione per risolvere la questione prima della scadenza di aprile del 2025 è alta, e la decisione finale potrebbe avere un impatto duraturo sulle operazioni di Twitter e sulle sue relazioni con le autorità fiscali in Italia e oltre.