
Euclid, il telescopio di punta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha recentemente impressionato la comunità scientifica con i risultati delle sue prime osservazioni, effettuate a febbraio 2025. Questi dati, pubblicati di recente, hanno rivelato un potenziale senza precedenti nel campo dell’**astronomia**.
Durante una scansione del cielo che ha richiesto sette giorni, Euclid ha catturato la luce di oltre 26 milioni di galassie, alcune delle quali si trovano a ben 10,5 miliardi di anni luce dalla Terra. Questo risultato stabilisce un nuovo record, superando di gran lunga le prestazioni di qualsiasi altro telescopio attualmente operativo. Ciò che rende la scoperta ancora più straordinaria è il fatto che Euclid ha realizzato queste osservazioni limitandosi a tre piccole aree del cielo notturno. Nei prossimi anni, il telescopio è previsto che riesca a catturare le immagini di ulteriori 1,5 miliardi di galassie, trasmettendo quotidianamente circa 100 gigabyte di dati sulla Terra.
Obiettivi di Euclid
La missione principale di Euclid è mappare la distribuzione della materia nell’universo, con l’intento di identificare la sua struttura profonda. Gli scienziati sperano che queste informazioni possano aiutarli a risolvere alcuni dei misteri più complessi dell’**astronomia** contemporanea, come l’origine della materia oscura e la natura dell’energia oscura. Questi due temi sono centrali per comprendere l’evoluzione dell’universo e la sua composizione.
Nel corso del 2024, Euclid ha già cominciato a dimostrare il suo valore, portando a termine alcune scoperte significative. Tuttavia, i risultati pubblicati questa settimana rappresentano un passo avanti straordinario, confermando l’importanza del telescopio nel panorama scientifico attuale.
Le dichiarazioni degli scienziati
Clotilde Laigle, scienziata dell’Institut d’Astrophysique de Paris e coautrice della dichiarazione congiunta pubblicata il 19 marzo 2025, ha sottolineato: “Il pieno potenziale di Euclid si manifesterà solo al termine dell’intera indagine”. Ha aggiunto che il volume di dati già pubblicati offre un primo sguardo unico sulla grande organizzazione delle galassie, utile per approfondire la nostra comprensione della loro formazione nel tempo.
Valeria Pettorino, scienziata dell’ESA di origine italiana, ha dichiarato: “Osserveremo lo spazio profondo tra le 30 e 52 volte nei prossimi sei anni di missione, migliorando continuamente la risoluzione delle aree osservate e il numero di oggetti analizzati”. La missione di Euclid è prevista per concludersi in sei anni, ma potrebbe essere estesa se gli strumenti non subiscono danni o guasti tecnici.
Le aspettative per il futuro di Euclid sono elevate, con la comunità scientifica che attende con ansia le scoperte che questo telescopio potrà rivelare nei prossimi anni.