Nelle acque profonde al largo di Cipro, un’innovativa operazione sta prendendo forma. Droni sottomarini autonomi stanno pattugliando silenziosamente un’area marittima che fino a poco tempo fa risultava quasi priva di vita, con l’obiettivo di proteggere una barriera corallina unica nel suo genere, in grado di trasformare il futuro degli ecosistemi marini del Mediterraneo.
Queste strutture, realizzate in cemento ecologico attraverso la tecnologia di stampa 3D, sono posizionate a circa 20 metri di profondità. Non si tratta semplicemente di installazioni subacquee, ma di laboratori viventi dove la natura marina può rigenerarsi in zone precedentemente depauperate di biodiversità. Questo progetto ambizioso non si limita a creare nuovi habitat, ma mira anche a ripristinare la speranza per un ecosistema in pericolo di estinzione.
I droni utilizzati nel progetto EONIOS non si limitano a monitorare l’area. Questi AUV (Autonomous Underwater Vehicles), dotati di sensors avanzati e telecamere ad alta risoluzione, raccolgono dati cruciali per gli scienziati, rimanendo operativi per fino a un mese consecutivo sott’acqua. La loro tecnologia di movimento è sofisticata: si orientano grazie a antenne acustiche e sfruttano le correnti marine per massimizzare l’efficienza energetica.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la loro presenza non rappresenta un pericolo per l’ambiente. Al contrario, il loro movimento silenzioso e quasi impercettibile li rende ideali per identificare minacce come la pesca illegale di specie a rischio e imbarcazioni non autorizzate, contribuendo così a preservare l’integrità dell’habitat artificiale.
Il consorzio responsabile del progetto EONIOS ha progettato queste strutture per attrarre non solo microorganismi, ma anche pesci di dimensioni maggiori. L’obiettivo è ristabilire equilibri ecologici compromessi e incrementare gli stock ittici locali. Se il sistema dimostrerà la sua efficacia nelle acque di Ayia Napa, potrebbe essere replicato in altre regioni costiere con problematiche simili, esportando un modello di gestione marina che combina intelligenza artificiale, biotecnologie e conservazione ambientale.
La speranza è che questo progetto possa non solo rivitalizzare l’ecosistema locale, ma anche fungere da esempio per altre iniziative di conservazione in tutto il Mediterraneo e oltre.