Gregor Mendel, il celebre monaco e scienziato, ha compiuto un passo fondamentale nella comprensione delle leggi dell’ereditarietà attraverso i suoi esperimenti con i piselli nel giardino del convento di Brno, in Repubblica Ceca, nel XIX secolo. Sebbene fosse consapevole dei risultati delle sue osservazioni, non riusciva a spiegare il perché di tali fenomeni. Oggi, a distanza di oltre un secolo e mezzo, la comunità scientifica ha finalmente colmato queste lacune grazie a un notevole impegno e all’uso di tecnologie all’avanguardia.
Nel suo chiostro, Mendel ha incrociato 28.000 piante di Pisum sativum, identificando sette tratti ereditari fondamentali: forma e colore dei semi, colore del fiore, forma e colore del baccello, posizione del fiore e altezza della pianta. Questi studi hanno gettato le basi per la genetica moderna.
Un aspetto cruciale dei suoi esperimenti è che, sebbene la genetica contemporanea abbia già identificato i geni responsabili per quattro dei tratti, tre di essi rimanevano ancora senza identificazione. Recentemente, un team di genetisti ha compiuto un importante progresso, grazie a un lavoro di sei anni che ha portato all’identificazione di questi geni mancanti.
Il team ha analizzato quasi 700 genomi di pisello, confrontando oltre 155 milioni di variazioni genetiche. Ogni variazione, nota come SNP (Single Nucleotide Polymorphism), offre un pezzo della storia evolutiva della pianta. Attraverso l’analisi di queste piccole differenze, gli scienziati sono riusciti a localizzare i geni responsabili del colore e della forma del baccello, nonché della disposizione dei fiori.
Ad esempio, il passaggio dalla colorazione verde a quella gialla del baccello è associato a un gene che interrompe la produzione di clorofilla. La forma del baccello, invece, è influenzata da due geni che modificano lo spessore delle pareti cellulari, conferendo alla pianta caratteristiche diverse.
Questa scoperta non è solo un traguardo scientifico, ma ha anche importanti implicazioni per il miglioramento delle colture. Grazie a queste informazioni, sarà possibile selezionare varietà di piselli più resistenti, produttive e ricche di proteine, contribuendo così a un’agricoltura più sostenibile e a una maggiore sicurezza alimentare.
In un contesto in cui la ricerca continua a rivelare le potenzialità dei piselli, è interessante notare come questi legumi possano essere utilizzati per produrre alimenti innovativi, contribuendo anche alla salvaguardia dell’ambiente.