
La questione di quale immagine possa rappresentare l’intera umanità ha suscitato un acceso dibattito su Wikipedia, con numerosi utenti che hanno contribuito a questa discussione. Nel 2025, la scelta che ha prevalso, sebbene non definitiva, è ricaduta su una coppia Akha delle montagne della Thailandia.
Origine della controversia
La genesi di questa controversia affonda le radici nella famosa placca della sonda Pioneer, realizzata negli anni ’70 da Carl Sagan e dal suo team. Questa placca era stata concepita per comunicare a eventuali forme di vita extraterrestri l’essenza dell’umanità, presentando un disegno stilizzato di un uomo e una donna nudi. Inizialmente, questa immagine era stata utilizzata anche su Wikipedia per illustrare la voce “essere umano”. Tuttavia, le critiche non si sono fatte attendere: molti l’hanno definita troppo idealizzata, priva di realismo e senza un contesto culturale. Alcuni utenti hanno addirittura commentato che l’immagine appariva “un po’ troppo nuda”.
Intervento di Elon Musk
Un episodio recente ha visto protagonista anche Elon Musk, che ha espresso il suo disappunto nei confronti di Wikipedia, alimentando ulteriormente il dibattito.
La guerra delle modifiche
La discussione sull’immagine rappresentativa dell’umanità ha dato vita a una vera e propria guerra di modifiche tra gli editor della piattaforma. Sono stati proposti vari tentativi, tra cui fotografie di bambini di diverse etnie, immagini simboliche e persino illustrazioni storiche. Tuttavia, tutti questi tentativi sono stati scartati per motivi vari: la mancanza di uno dei sessi, l’assenza di strumenti o la scarsa inclusività. Fino a quando un utente ha suggerito quasi per caso la foto di una coppia Akha, reperita nella pagina dedicata alle “coppie”.
La scelta finale
Questa immagine rappresentava un uomo e una donna intenti a utilizzare strumenti agricoli, immersi nel loro contesto quotidiano. Presentava tutti gli elementi necessari: i due sessi, la postura, gli utensili e una scena autentica. Dopo anni di dibattiti e proposte, l’enciclopedia ha finalmente trovato, almeno per il momento, il suo volto umano.