
Clonare un animale per preservarlo dall’estinzione è oggi una realtà concreta. Tuttavia, la domanda sorge spontanea: perché non si applica questa tecnologia con maggiore frequenza? Una recente indagine condotta dall’organizzazione non profit Revive & Restore ha analizzato l’intera cronologia della clonazione animale, rivelando che, nonostante alcuni successi, questa pratica è ancora ostacolata da numerosi pregiudizi.
Analisi dei dati sulla clonazione
L’analisi ha messo in luce dati significativi. Infatti, il 90% delle 56 specie clonate fino ad oggi ha raggiunto o superato l’aspettativa di vita naturale. Inoltre, un impressionante 95% di queste specie si è dimostrato fertile. Questo contraddice l’idea che i cloni siano semplici esperimenti senza esito pratico. Esempi come il furetto dai piedi neri e il cavallo di Przewalski dimostrano che i cloni non solo sopravvivono, ma si riproducono e contribuiscono attivamente alla conservazione della biodiversità.
Criticità e opportunità nella clonazione
Un aspetto sorprendente è che alcuni esemplari sono stati ottenuti da DNA congelato da decenni, aprendo così nuove opportunità nella lotta contro la perdita di biodiversità. Tuttavia, la situazione attuale presenta delle criticità. Troppi sforzi restano isolati e le risorse disponibili sono limitate. La convinzione che la clonazione rappresenti una sfida insormontabile ha disincentivato gli investimenti, relegando questa pratica a rare eccezioni. Secondo lo studio, è necessario un cambio di strategia. Robert Wiese, coautore della ricerca, sottolinea: “Questa tecnologia può offrire un contributo unico alla conservazione. Non possiamo più limitarci a singoli esperimenti”.
Considerazioni sulla clonazione umana
Ben Novak, autore principale e scienziato capo del progetto, afferma che è giunto il momento di considerare il quadro complessivo. “La storia della clonazione è più ricca e promettente di quanto si possa immaginare”, dichiara. Riguardo alla clonazione umana, Novak aggiunge che questa è una questione a parte, che merita un’analisi distinta.
Il futuro della clonazione animale
La clonazione animale, quindi, si presenta come una risorsa fondamentale per la conservazione delle specie in pericolo. Con un approccio più integrato e investimenti adeguati, potrebbe diventare uno strumento chiave nella lotta contro l’estinzione.