Un recente rapporto del Nikkei rivela che alcuni dei principali attori del settore tecnologico cinese, tra cui Alibaba, Tencent e ByteDance, hanno effettuato ordini per un valore complessivo di oltre 12 miliardi di dollari per le GPU H20 di NVIDIA. Questa mossa è avvenuta in prossimità delle nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti, che hanno colpito questo specifico chip, considerato cruciale per lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale.
Le aziende cinesi avrebbero anticipato l’introduzione delle restrizioni già nel 2024, dopo l’elezione di Donald Trump alla presidenza. Questo ha portato a un incremento degli ordini, con l’intento di accumulare scorte sufficienti per affrontare eventuali blocchi all’approvvigionamento. Secondo fonti del settore, i chip sono stati spediti in Cina prima che le sanzioni venissero ufficializzate, consentendo alle aziende di garantirsi una fornitura di componenti essenziali.
Nel mese di marzo 2025, sono emerse difficoltà nella catena di approvvigionamento delle GPU H20. Una nota azienda cinese produttrice di server ha informato i propri clienti riguardo a una prevista carenza di GPU, che si prevede durerà oltre il 20 aprile. Il rapporto del Nikkei suggerisce che questa situazione di crisi è stata causata da un eccesso di ordini da parte di giganti tecnologici come ByteDance, Tencent e Alibaba, che hanno cercato di assicurarsi le risorse necessarie prima delle restrizioni.
Recentemente, il Governo Federale degli Stati Uniti ha implementato una nuova normativa che richiede una licenza per l’esportazione delle GPU H20. Questa misura rappresenta un ulteriore passo nella strategia statunitense di controllo sulle tecnologie avanzate e sulle esportazioni verso la Cina, con l’obiettivo di limitare l’accesso del paese asiatico a componenti critici per lo sviluppo tecnologico.