
Molti allevatori e addestratori di cavalli, in un’abitudine che si protrae da decenni, offrono birra ai loro animali dopo competizioni o sessioni di allenamento intensivo. Questa pratica, diffusa nel mondo dell’equitazione, è sostenuta dalla convinzione che la birra possa favorire il recupero muscolare e apportare nutrienti utili. Ma quali sono le evidenze scientifiche a riguardo?
Ingredienti della birra e benefici per i cavalli
La birra è composta da ingredienti che contengono elementi potenzialmente benefici per la salute equina. Le vitamine del gruppo B, presenti in abbondanza, giocano un ruolo chiave nel metabolismo e contribuiscono a mantenere pelle e mantello in buone condizioni. Inoltre, i lieviti, in particolare il Saccharomyces cerevisiae, sono spesso utilizzati nei probiotici per cavalli, grazie alla loro capacità di migliorare la salute intestinale.
Birra come rimedio per l’anidrosi
Alcuni proprietari di cavalli somministrano birra anche come rimedio per l’anidrosi, una condizione che ostacola la sudorazione adeguata dei cavalli, aumentando il rischio di colpi di calore. Nonostante manchino studi scientifici conclusivi, ci sono segnalazioni di cavalli che hanno mostrato segni di miglioramento dopo aver ricevuto una birra quotidiana.
Il metabolismo dell’alcol nei cavalli
A differenza degli esseri umani, i cavalli metabolizzano l’alcol grazie a un enzima epatico che lo trasforma rapidamente in zuccheri. Questo processo rende improbabili effetti inebrianti. Gli esperti consigliano di optare per birre scure, ricche di orzo e luppolo, e preferibilmente non filtrate, per preservare le qualità nutritive. Una somministrazione moderata, di una o due birre a settimana, può essere considerata un piccolo sfizio, ma un eccesso potrebbe causare problemi digestivi o un aumento di peso.
Pratiche e credenze nella cura dei cavalli
In questo contesto, è interessante considerare le pratiche e le credenze legate alla cura dei cavalli, che continuano a suscitare dibattiti tra esperti e appassionati del settore.