
Il 29 marzo 2025, l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino ha introdotto un innovativo esame di Medicina Nucleare per la diagnosi della cardiopatia ischemica, una delle malattie cardiache più comuni e letali. Questo nuovo approccio diagnostico si avvale dell’uso del Rubidio-82, un isotopo radioattivo che consente di ottenere immagini di alta qualità e di effettuare una valutazione dinamica del flusso coronarico, fondamentale per una diagnosi precisa e per il successivo trattamento.
L’innovazione della PET
Il nuovo esame, che utilizza la PET (Tomografia a Emissione di Positroni), prevede l’iniezione endovenosa di un radiofarmaco chiamato CardioGen. Questo farmaco permette di mappare la distribuzione del radioisotopo nel corpo, concentrandosi in particolare sul cuore e sull’apparato cardiovascolare. L’esame viene effettuato in due fasi: una a riposo e l’altra sotto sforzo, garantendo così una visione completa della funzionalità cardiaca.
Il Rubidio-82 ha un’emivita di soli 75 secondi, il che significa che il paziente non rimane radioattivo a lungo e può tornare immediatamente alle normali attività quotidiane dopo il test. Questo aspetto rappresenta un notevole vantaggio rispetto alla tradizionale scintigrafia cardiaca, che impiega il Tecnezio-99, il quale richiede un tempo di attesa più lungo e rende il paziente radioattivo per circa 24 ore.
Vantaggi per pazienti e medici
Il dottor Osvaldo Elia, direttore della Medicina Nucleare, e il dottor Michele Stasi, direttore della Fisica sanitaria, hanno evidenziato come questo nuovo esame non solo migliori la qualità delle immagini, ma offra anche una maggiore protezione radiologica sia per i pazienti sia per gli operatori sanitari. Inoltre, riduce il numero di visite necessarie in ospedale, permettendo di completare l’intera procedura in meno di un’ora.
Il dottor Giuseppe Musumeci, direttore della Cardiologia, ha sottolineato l’importanza di una diagnosi accurata per garantire un trattamento efficace, in particolare per una patologia che causa circa 220.000 decessi all’anno in Italia. La capacità di fornire una rivascolarizzazione appropriata è cruciale per affrontare la cardiopatia ischemica.
Un impegno verso l’eccellenza
Il Mauriziano si distingue come il primo ospedale del Nord Italia e il secondo in Italia ad adottare questa tecnologia avanzata. Per soddisfare la crescente richiesta di diagnosi, l’ospedale ha deciso di dedicare ogni sabato, dalle 8:00 alle 16:00, a questa nuova procedura, con l’obiettivo di quadruplicare il numero di pazienti trattati.
Franca Dall’Occo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, ha dichiarato che è fondamentale offrire ai pazienti percorsi di cura innovativi e efficaci. La collaborazione tra specialisti della Medicina Nucleare e della Cardiologia rappresenta un passo significativo nell’impegno del Mauriziano per la salute e il benessere dei propri pazienti.