
I contribuenti festeggiano col bonus Inps da 250 euro - silenziefalsita.it
Buone notizie in un momento di difficoltà economiche, tra rincari e costo della vita. Arriva un bonus Inps da 250, ecco chi ne ha diritto.
Non sembra essere cambiato molto dal tempo in cui Rino Gaetano elencava mali italiani come «la povertà, i salari bassi». Aggiungiamoci il terrore russo, tornato di moda da tre anni a questa parte, e il quadro è completo. Per giunta negli ultimi tempi si sono ripresentate le preoccupazioni per le bollette del gas, con aumenti significativi per le piccole e medie imprese tra dicembre e gennaio.
Insomma: c’è poco da stare allegri. In più aggiungiamoci che l’Italia è un Paese dove si vive sempre più a lungo (e questo non è un male) ma si nasce sempre di meno (pessima notizia invece), nel quale mettere al mondo e mantenere un bimbo costa ogni mese almeno quanto una rata del mutuo (645 euro al mese per un figlio, dalla nascita ai 18 anni, secondo dati recenti di Bankitalia).
L’Italia sarà un paese per vecchi, ma di certo non è un paese per bimbi. Tante mamme lavoratrici incontrano grandi difficoltà e il Governo Meloni ha tra i suoi obiettivi dichiarati quello di rilanciare una natalità che ogni anno fa registrare il nuovo record negativo. In questa situazione difficile, si capisce, possono fare molto comodo i 250 euro di bonus erogati dall’Inps. Ecco a chi spettano e quando arriveranno.
Bonus Inps da 250, a chi spetta e come ottenerlo
Lo abbiamo detto: il periodo non è roseo per le tasche degli italiani e in particolare per le madri lavoratrici. In questo contesto difficile il Bonus Mamme Lavoratrici 2025 è un aiuto concreto per le mamme che lavorano e hanno figli a carico. L’agevolazione, gestita dall’Inps, è stata introdotta con la manovra di Bilancio 2025 e mira a supportare le famiglie che faticano a sostenere il crescente costo della vita.

Ma a chi è destinato il Bonus Mamme Lavoratrici? Come dice il nome l’agevolazione si rivolge alla madri lavoratrici con una occupazione regolare, con almeno due figli minori a carico. Un altro requisito è quello del reddito familiare, che non deve superare i 40 mila euro annuali. Il bonus, pari a 250 euro mensili, mira ad alleggerire il peso delle spese quotidiane.
Procedura semplificata per la nuova agevolazione (almeno per ridurre i passaggi burocratici). La lavoratrice interessata dovrà comunicare al datore di lavoro la sua volontà di fare richiesta del bonus Inps da 250 euro. Sarà poi l’azienda a fare domanda all’Inps per conto della dipendente. A richiesta approvata, i 250 euro verranno accreditati direttamente sul conto corrente della madre lavoratrice.
Niente da fare invece per le lavoratrici autonome, particolarmente svantaggiate. Per la madri con partita IVA è stato introdotto un esonero parziale dei contributi previdenziali, anche se vincolato a condizioni e restrizioni che di fatto ne limitano l’accesso. Bonus per molte ma non per tutte dunque, visto che non copre tutte le categorie di lavoratrici. Ma pur sempre un primo passo che si spera possa essere ulteriormente esteso.