
Come si comporterà UniCredit nell’assemblea delle Assicurazioni Generali in programma il prossimo 24 aprile 2025? Il gruppo bancario, sotto la direzione del CEO Andrea Orcel, ha recentemente comunicato di detenere una partecipazione del 5,2% nel capitale di Generali. Questa quota, che si colloca sotto le soglie di comunicazione fissate dalla Consob al 5% e al 10%, potrebbe rimanere invariata o essere aumentata fino al 9,9%. La decisione finale riguardo alla partecipazione di UniCredit verrà rivelata durante l’assemblea, creando attesa tra gli investitori e i rappresentanti del governo.
Le liste in competizione
Nell’assemblea di giovedì, gli azionisti dovranno esprimere il loro voto su tre liste. La prima è quella proposta da Mediobanca, che intende riconfermare il presidente e CEO uscenti. Le altre due liste sono presentate da Caltagirone e Assogestioni, entrambe in rappresentanza di minoranze azionarie.
UniCredit si trova ora di fronte a diverse possibilità di voto. Orcel ha descritto l’investimento in Generali come puramente finanziario, il che potrebbe suggerire un sostegno alla lista di Assogestioni, sostenuta dai concorrenti di Intesa Sanpaolo. Tuttavia, Orcel ha anche evidenziato la solidità di Generali come partner strategico in Europa centrale e orientale, il che potrebbe orientare il voto verso la lista che conferma l’attuale management.
Un’altra opzione sul tavolo è quella di sostenere la lista di Caltagirone, la quale si oppone all’alleanza tra Generali e Natixis nel settore dell’asset management. Questa alleanza ha sollevato preoccupazioni anche a livello governativo, dove il Governo italiano dovrà valutarne la conformità alle normative sul Golden Power. Il supporto alla lista Caltagirone potrebbe essere visto come un approccio pragmatico, volto a facilitare l’approvazione da parte dell’esecutivo dell’Ops di UniCredit su BancoBpm. Tuttavia, questo scenario ha perso di attrattiva dopo che il Governo ha dato il via libera all’operazione con condizioni che complicano ulteriormente il processo.
Le possibili strategie di voto
Infine, UniCredit potrebbe decidere di non partecipare al voto durante l’assemblea delle Generali. Ci sono due varianti a questa opzione: la banca potrebbe scegliere di non depositare le azioni oppure di presentarsi all’assemblea senza partecipare al voto, rivelando così la propria quota per future considerazioni. È evidente che la battaglia per il controllo di Generali continuerà anche dopo il 24 aprile, indipendentemente dalla scelta di UniCredit.
La situazione attuale è complessa e le decisioni che verranno prese avranno un impatto significativo non solo sul futuro di Generali ma anche sul panorama finanziario italiano.