Mentre negli Stati Uniti si registra un incremento nella domanda di iPhone, in risposta ai recenti timori legati a un possibile aumento dei prezzi, il sondaggio semestrale condotto da Piper Sandler offre un quadro chiaro sulla situazione attuale. Questo studio, effettuato nel 2025, rivela che i melafonini continuano a mantenere un’eccezionale popolarità tra i giovani americani.
Secondo i dati raccolti, un impressionante 88% degli adolescenti intervistati ha affermato di possedere un iPhone, e la stessa percentuale ha espresso l’intenzione di acquistare il dispositivo come prossimo smartphone. Rispetto ad aprile 2024, il numero di possessori di iPhone tra i teenager è aumentato del 3%, avvicinandosi ai livelli massimi mai registrati. Per dare un’idea del trend, nel 2015 solo il 66% degli adolescenti dichiarava di possedere un iPhone.
Tuttavia, non tutte le notizie sono favorevoli per Apple. Nonostante l’interesse per l’iPhone rimanga alto, altri prodotti e servizi dell’azienda non mostrano progressi significativi. Apple TV+ non ha registrato miglioramenti, nonostante il lancio di serie di successo come “Scissione 2”. Inoltre, Apple Music continua a essere superato da Spotify tra gli adolescenti, con il 45% degli intervistati che ha dichiarato di avere un abbonamento a pagamento a Spotify, mentre Apple Music si attesta al 30%.
Un elemento chiave che influisce sulla popolarità di Spotify è la sua offerta di un piano gratuito, che attrae i teenager, permettendo loro di ascoltare musica senza alcun costo. Per quanto riguarda Apple TV+, meno dell’1% degli adolescenti afferma di guardare contenuti sulla piattaforma, che si trova in svantaggio rispetto a Netflix e YouTube, rispettivamente al 31% e 26%.
Anche il nuovo dispositivo Apple Vision Pro ha visto una percentuale esigua di possesso, con solo l’1% degli adolescenti che lo utilizza. Nonostante ciò, il 31% ha accesso a dispositivi per la realtà virtuale, con Oculus in testa, utilizzato dal 25%. Tra gli intervistati, il 60% ha dichiarato di usarlo raramente, mentre solo il 4% lo utilizza quotidianamente.
Questi dati, relativi a 6.455 adolescenti provenienti da 43 stati americani, offrono uno spaccato interessante delle tendenze che potrebbero riflettersi anche a livello globale.