
La comparsa della nostra specie risale a circa 230.000 anni fa, in un’epoca caratterizzata da condizioni climatiche estreme. Durante questo periodo, l’emisfero settentrionale era colpito da inverni rigidi tipici dell’era glaciale, mentre nell’emisfero meridionale e lungo l’equatore, una grave siccità rendeva la vita particolarmente difficile.
Adattamento alle sfide climatiche
Per sopravvivere, gli esseri umani hanno dovuto adattarsi a queste sfide climatiche, specialmente quando hanno iniziato a espandere il loro habitat oltre la Rift Valley, una regione che segna profondamente il paesaggio dell’Africa orientale. Questo processo di espansione ha richiesto l’evoluzione di nuove strategie di adattamento. Gli esseri umani hanno iniziato a formare gruppi più piccoli e coesi, che nel tempo si sono organizzati in tribù. Hanno sviluppato nuovi strumenti e imparato a conservare l’acqua, ma uno dei passaggi più significativi è stato l’inizio dell’uso di una forma di linguaggio comune.
Studio sull’origine della complessità cognitiva
Un team di antropologi e psicologi ha intrapreso uno studio per comprendere l’origine della nostra complessità cognitiva e delle forme di linguaggio. Analizzando circa 7.000 lingue parlate nel mondo attuale, hanno riscontrato che molte delle differenze linguistiche si sono manifestate quando i gruppi umani si sono distaccati e distribuiti su territori più ampi. Questa osservazione suggerisce che ogni popolazione umana possiede una capacità linguistica di base simile, un indicatore evolutivo utile per comprendere quando abbiamo iniziato a comunicare attraverso il linguaggio o i segni. Le evidenze indicano che la nostra specie ha iniziato a comunicare decine di migliaia di anni dopo il processo di speciazione, un evento cruciale nell’evoluzione che segna la nascita di una nuova specie.
Interesse per l’evoluzione del comportamento umano
Questo studio, pubblicato nella rivista Frontiers in Psychology, ha suscitato notevole interesse tra gli studiosi, in particolare per coloro che si occupano dell’evoluzione del comportamento umano e dei disturbi del linguaggio. Gli scienziati, esaminando il codice genetico di alcune delle popolazioni umane più antiche, hanno scoperto che l’uso di una forma di codice risale a circa 135.000 anni fa, coincidente con l’emergere dei primi Khoisan.
Il linguaggio primitivo nell’Africa orientale
In quel periodo, il linguaggio era prevalentemente verbale e relativamente semplice. Sono stati necessari millenni affinché si sviluppasse in una forma più articolata. Tuttavia, questa lingua primitiva era utilizzata praticamente da tutti gli esseri umani presenti nell’Africa orientale, il che spiega le somiglianze linguistiche osservabili nelle lingue moderne, comprese quelle indoeuropee.